Scoppia il caso delle ‘cartelle pazze dell’acqua’ ad Aversa. In questi giorni sono partite circa 18mila bollette che sono state recapitate a tutti i nuclei familiari della città normanna per il pagamento del regime minimo garantito del servizio con una quota trimestrale di 19 euro a famiglia. E subito si è scatenato l’allarme tra le famiglie che non avevano mai ricevuto queste bollette e che si sono ritrovate spiazzate. Tutto perché i contratti per i pagamenti del servizio idrico sono intestati ai circa 6mila condomini presenti ad Aversa e che tutta la gestione dei pagamenti è stata sempre affidata agli amministratori che li hanno poi ripartiti alle varie famiglie. “Così come è stata gestita la situazione – ha spiegato il consigliere comunale di Forza Italia Michele Galluccio – tali bollette devono essere considerate nulle visto che i contraenti, stando a quanto descrive la delibera delle tariffe del 2014 ed il regolamento comunale, sono i condomini e non le singole famiglie”. Questa situazione ha generato caos tra i cittadini e non solo. “Il problema – sostiene Galluccio – è che metterà anche gli amministratori di condomini in difficoltà, in quanto se si verifica che alcuni pagano oggi dopo aver ricevuto la bolletta, domani quando arriverà il conguaglio come verrà ripartito? Come faranno a sapere chi ha pagato il minimo garantito? E come si faranno a rilevare i morosi? Il tutto – sostiene Galluccio – dimostra ancora una volta il senso di navigare a vista da parte dell’amministrazione comunale di Aversa sul rapporto col contribuente, dopo aver azzerato gli incassi sui parcheggio e aver fatto arrivare ai cittadini aversani in poco più di 6 mesi 2 anni di pagamenti della Tari. Fin dall’insediamento del sindaco Giuseppe Sagliocco ho ribadito la necessità di rivedere il nostro regolamento che risale al 1978, ma ormai sono passati tre anni e non ve n’è traccia”.