L’appuntamento con la competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Aversa si avvicina a grandi passi e molti si preparano per affrontarlo nel migliore dei modi. Tra le new entry della politica, tra l’altro molto accreditato di un seguito notevole, vi è il giovane imprenditore Giovanni Innocenti, già coordinatore cittadino di Fdi, partito da cui però ha preso le distanze in tempi non sospetti preferendo l’adesione ad un progetto civico ai rigidi schemi partitici.

 

 

Abbiamo, quindi, incontrato il noto imprenditore, per rivolgergli alcune domande riguardo le sue intenzioni.

È vero che sta valutando l’adesione ad una lista civica­?

In effetti, mi sono reso conto che la mia estrazione imprenditoriale mi porta ad avere una visione trasversale dei vari scenari che interessano la città, facendo fatica a relegare la situazione aversana in una concezione ideologica centrodestra /centrosinistra, quando vediamo che anche a livello nazionale i vecchi schemi ormai non esistono più.

A mio modesto avviso, ritengo che in una competizione elettorale territoriale  come quella per l’elezione dei componenti del Consiglio comunale e, soprattutto,  in momento storico come quello attuale in cui l’opinione politica è diventata “liquida”, “mobile” e non è basata più esclusivamente su storiche logiche di orientamento politico bensì su temi e programmi, in un “sistema” in cui vengono valutate le persone e non le “bandiere”, ritengo che un progetto civico possa essere più vicino ai cittadini e dagli stessi maggiormente fruibile. Ciò non vuole significare un’automatica adesione ad alcuna lista civica, poiché la mia candidatura, come sanno le persone a me vicine, è il risultato di una decisione di un gruppo, di una squadra che già ormai da svariati mesi, ed in tempi direi “non sospetti”, anche attraverso una associazione politico culturale di cui sono membro, il cui nome è OFFICINA CIVICA , è al lavoro per cercare di intervenire su vari problemi che affliggono la nostra Aversa e, quindi, anche l’eventuale adesione ad un progetto politico sarà il frutto di una decisone presa collegialmente da tutta la squadra.

È pentito della sua passata adesione a FdI?

Non sono pentito, né tantomeno la rinnego;  è stato un percorso per me importante e formativo, dove ho fatto esperienza ed ho conosciuto tante belle persone con tanta voglia di fare e mettersi in discussione; sono convinto che FDi ad Aversa ed in generale farà molto bene. Ma, nonostante abbia frequentato ambienti di partito ed avuto l’onore di essere coordinatore cittadino di FDI, non riesco in questo momento a vedermi come  un uomo di partito; non è mia e nostra intenzione o obiettivo ricoprire ruoli verticistici di partito, né perorare cause che non siano direttamente il bene ed il futuro della città , il mio fine e quello dell’intero gruppo è quello di creare le condizioni, magari operando dall’interno dell’amministrazione pubblica, per risolvere alcune importanti problematiche cittadine come la sicurezza urbana; l’ambiente; la corretta gestione del ciclo dei rifiuti; le politiche sociali. Temi che toccano direttamente nel quotidiano i cittadini.

Dunque, ci sono buone possibilità di vederla candidato in una lista civica?

Direi tutto sommato di si, in quanto l’orientamento della quasi totalità del gruppo che rappresento sembrerebbe appunto essere questo.

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