“In questi tredici anni il centrodestra aveva i numeri e una filiera istituzionale per incidere fortemente sul cambiamento della città ma ha fallito, amministrando male e senza incidere sui grandi temi della città. Al Pd il compito di aprire una stagione di rinascinascimento aversano”. Conferenza stampa del centrosinistra per fare il bilancio sulla caduta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco. Nei locali del circolo del Partito democratico di Piazza Municipio il segretario cittadino Carmine Esposito, il presidente Elena Caterino, i consiglieri comunali Marco Villano e Pasquale Pandolfi e alcuni componenti del direttivo cittadino. “Non sono interessato ai retroscena – dice Villano – ma prendo atto che fino ad oggi la maggioranza non ha detto una parola per spiegare cosa è realmente accaduto”. “Il sindaco – aggiunge Esposito – il sindaco ha scelto di produrre un atto inutile per dare un segnale”. “Il bello delle elezioni – dice Villano – è che i voti cambiano ad ogni consultazione. Partiamo dal dato dalle elezioni regionali che ci hanno visto sui cinquemila voti. Adesso, comunque, non dobbiamo guardare ai voti ma alla prospettiva. Dobbiamo chiederci se vincere per vincere o vincere per cambiare. Il tema è se abbiamo il coraggio di candidarci a vincere per governare la città e non come ha fato il centrodestra che ha vinto per il potere per poi finire schiacciato dai ricatti. Il Pd deve chiedersi qual è il perimetro per creare una coalizione per governare”. Sull’ipotesi di larghe intese, paventate anche dai consiglieri di Forza Italia nel corso della loro conferenza stampa di venerdì mattina il centrosinistra rinvia la decisione: “Io credo – risponde Pandolfi – è troppo presto per dare una risposta e si stanno già bruciando i candidati a sindaco. Diciamo così: il bello deve ancora venire. Ma credo che c’è un diverso modo di vedere la città e ribadisco che chi avrà il compito di amministrare la città dovrà farla diventare competitiva altrimenti è inutile che ci sbattiamo e diciamo che è la seconda città della provincia”. Più netta Elena Caterino: “Patti col diavolo non vogliamo farne” mentre Villano ribadisce: “Abbiamo fatto opposizione insieme ma diventare governo insieme è molto molto difficile. Il Pd ha avviato una fase di rinnovamento mentre non vedo altri partiti forti e strutturati in grado di garantire per un governo di salute pubblica, che potrebbe anche starci ma con un obiettivo ben preciso”. “Il Pd rispetto al passato – ha spiegato Esposito – sarà centrale in un progetto di cambiamento della città in grado di pensare sul lungo periodo. Dobbiamo puntare a recuperare quella parte di società che si è allontanata dalla politica. Questa città può cambiare solo se c’è una discussione aperta perché non esiste colui che arriva e risolve i problemi con una bacchetta magica”.