“Con un confronto serrato e su una prospettiva finalmente unitaria abbiamo gettato le basi per aprire una nuova stagione del centrosinistra ad Aversa”. Con queste parole esordisce Carmine Esposito, il segretario del circolo di Aversa del Partito Democratico a poche ore dalla riconferma votata dagli iscritti a conclusione del congresso cittadino andato in scena per tutta la giornata di ieri.
“In pochi mesi – spiega Esposito – siamo riusciti a ricostruire l’unità del circolo come testimoniato dalla nomina a presidente di Elena Caterino e dalla presenza di una sola lista per i componenti del direttivo. L’unità è il presupposto fondamentale per iniziare a mettere in pratica quei principi che abbiamo enunciato ieri e cioè: conoscenza, radicamento e concretezza”. Il nuovo Pd Aversa è chiamato ad operare nel solco della continuità: “Un’azione ferrea di opposizione all’amministrazione Sagliocco sul cui operato abbiamo un giudizio totalmente negativo. Un’azione che finalmente metta al centro le competenze dei singoli, valorizzandole. Ogni iscritto, ogni cittadino deve capire che soltanto partecipando, soltanto non restando a guardare, potremo crescere e rendere maggioritaria la nostra idea di città. Una città più vivibile, accogliente e inclusiva. Dove non trovino casa le discriminazioni, dove l’amministrazione pubblica metta al centro il bene comune e non l’interesse particolare di pochi. Abbiamo scelto come slogan congressuale una celebre citazione di Majakovskij ed è nostra ferma intenzione metterla in pratica. Abbiamo già annunciato l’intenzione di avviare gazebo itineranti perché per troppi anni la classe dirigente cittadina ha creduto che la città iniziasse e finisse in via Roma e Piazza Municipio ricordandosi delle altre zone soltanto durante le campagne elettorali. Abbiamo anche avviato un solido rapporto di collaborazione con l’associazionismo perché crediamo che la politica debba costantemente confrontarsi con la società civile e non essere chiusa e arroccata”.
In conclusione è doveroso un pensiero per le vittime della follia nazifascista: “Ricordiamo con grande commozione – conclude Esposito – le vittime dell’Olocausto. Tutti dobbiamo fare in modo che nessuno mai dimentichi a che livelli di follia possa arrivare l’uomo. Ricordo a tutti che Hitler aumentò le ore di educazione fisica riducendo quelle dedicate alle materie classiche. A noi il compito di far in modo che la formazione e la cultura delle giovani generazioni resti sempre una priorità delle classi dirigenti”.