“Alla luce di quanto sta arrivando ed arriverà, a mezzo posta, nei prossimi giorni ai cittadini aversani, ritengo opportuno e doveroso fare un resoconto della situazione per chiarire dubbi e perplessità, ove ve ne fossero. Premesso che l’acqua, ancorché essere un bene essenziale, è un bene di cui vanno ristorati i costi, c’è da rilevare che in quest’ottica l’amministrazione ha intrapreso un’azione che tende a responsabilizzare il singolo fruitore oltre che favorirlo nei pagamenti in presenza di condomini non in regola con i pagamenti. Non solo responsabilizzare ma, soprattutto, agevolare coloro che, vivendo in condomìni, incontrano concrete difficoltà per pagare. Tutti utilizziamo e consumiamo l’acqua pubblica, ma per avere un sistema efficiente, è necessario che si coprano i costi sia per la distribuzione che per la depurazione della stessa. Finora, purtroppo, ciò non è avvenuto, ed il debito del Comune di Aversa con la Regione Campania aumenta ogni anno a dismisura, rischiando di arrecare un grave danno ai cittadini stessi laddove il servizio non venga più adeguatamente garantito . Invero, la riscossione dei canoni idrici ha sempre riscontrato delle grandi difficoltà operative, soprattutto per quanti abitano nei condomìni, in cui l’allaccio idrico è intestato al condominio stesso e non ai singoli nuclei familiari, per cui accade che non tutti siano solerti al pagamento di questo tributo, arrecando grande disagio a coloro che invece vorrebbero assolvere a tale onere ma non riescono a distaccarsi dalla posizione condominiale e sono, spesso, costretti a pagare anche per quanti non lo fanno. Lo scopo non è quello di quello di creare contenziosi o confusione, come qualcuno ha asserito, ma quello di sensibilizzare gli utenti affinchè non si protragga questo stato di incuria ed insolvenza, ottemperando ai propri oneri anche quando oggettive difficoltà di riscossione cumulativa lo impediscono. Pertanto, per affrontare tali oggettive difficoltà nella riscossione dei canoni, sollecitati da numerosi amministratori di condominio in vari incontri succedutesi sin dal mese di marzo 2014, abbiamo deciso, di concerto con questi, che hanno esplicitato ai tecnici comunali le maggiori difficoltà incontrate per questo tipo di pagamento, di intraprendere un nuovo percorso che potesse garantire efficacia alla riscossione, nell’ottica di favorire soprattutto i singoli fruitori del servizio che di fatto, pur incontrando notevoli difficoltà nell’incuria di tanti altri, hanno sempre rispettato i termini di pagamento loro addebitati. Dunque, in questi giorni, sono stati inviati dei bollettini personalizzati a tutti i nuclei familiari, che prevedono il pagamento per il consumo idrico già effettuato relativo al I° e al II° trimestre per l’anno 2014, chiedendo il pagamento del consumo minimo garantito, cioè pari a circa 8 euro a trimestre (equivalente a meno di 3 euro al mese e a circa 10 centesimi al giorno), oltre che ad 8 euro a trimestre per depurazione dell’acqua che saranno direttamente devoluti, però, alla Regione. A fine anno, poi, sarà dato luogo ad un conguaglio in base ai consumi reali registrati nel 2014, e ciascun nucleo familiare potrà fare i conti con il condominio per il dare-avere, esonerandosi così da responsabilità per inadempimento. Tutti i nuclei familiari avranno, in questo modo, pagato la propria quota minima, e dovranno conservare le ricevute di pagamento dei bollettini di modo che a fine anno potranno dimostrare di aver assolto a tale obbligo ed esibirle, rispettivamente, all’ente – in caso di utenza singola – o ai vari amministratori di condominio – in caso di utenza condominiale. Si tratta di un’operazione che tende a responsabilizzare i cittadini e far comprendere la necessità di pagare per usufruire di un servizio indispensabile e di tutti, ma che comporta comunque dei costi. Del resto, coloro che si troveranno chiamati in causa in eventuali contenziosi tra amministrazione e condomìni, potranno dimostrare di esenti esenti da censure esibendo il bollettino pagato. Questa attività consentirà, dunque, di poter assolvere al pagamento delle fatture già emesse dagli enti regionali per l’acquisto dell’acqua potabile. L’indirizzo cui speriamo di arrivare nell’immediato futuro sarà, infine, quello di consentire ad ogni utenza familiare di poter avere installato il proprio contatore, così come già accade per energia elettrica e gas, agevolando i rapporti tra singola utenza ed amministrazione”.
Nico Nobis
Consigliere comunale Noi Aversani