“A pazziella ‘n man ‘e criature”. Ricorre a un famoso detto napoletano Gennaro Oliviero per commentare l’esclusione di Guido Rossi dalle primarie del centrosinistra di Aversa. Il consigliere regionale del Pd è, assieme all’eurodeputato Nicola Caputo, tra i principali sostenitori dell’ex assessore della giunta Sagliocco. Non a caso il primo firmatario della candidatura di Rossi è Giuseppe Stabile. “Mister mille voti” è un fedelissimo di Oliviero. Lo ha appoggiato (e i risultati si sono visti) alle ultime regionali. E ora l’ex presidente del civico consesso di Aversa ha condiviso con lui e con Caputo la decisione di mettere in campo un proprio nome alle primarie per sbarrare la strada a Marco Villano, braccio destro del consigliere regionale Stefano Graziano. Ma per adesso non sono bastate a Rossi oltre 700 firme per partecipare alla corsa per la candidatura a sindaco del centrosinistra. Il comitato organizzatore delle primarie ha decretato la sua esclusione. “E’ un esponente del centrodestra, è stato assessore nella giunta Sagliocco ed è sostenuto da Stabile che a sua volta non fa parte del centrosinistra”, questa in sintesi la motivazione alla base del siluramento di Rossi. “Ad Aversa – sostiene Oliviero – abbiamo superato ampiamente la soglia del ridicolo. Qualche ragazzotto telecomandato pensa di poter utilizzare il partito a proprio uso e consumo. Prima hanno definito le primarie come lo strumento più democratico per la scelta del candidato sindaco, poi con una motivazione vergognosa sperano di far fuori uno dei giocatori per vincere facile. Ma la politica – aggiunge Oliviero – è una cosa seria. Ad Aversa l’ippica ha una lunga tradizione, consiglierei a qualche esponente del circolo cittadino di dedicarsi ai cavalli, così arrecherebbe meno danni al partito”. Il primo eletto dem alle ultime regionali è risoluto anche quando gli facciamo notare che in effetti Rossi proviene dal centrodestra. “E allora? Con questa logica Giuseppe Sala doveva essere escluso dalle primarie di Milano perché ai tempi della Moratti era stato scelto come direttore generale del Comune. Suvvia, è vero che siamo a Carnevale ma non scherziamo. Guido Rossi due anni fa è stato assessore tecnico della giunta Sagliocco, poi ha votato alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato governatore, e alle ultime regionali ha votato per il Pd. Stiamo parlando di una persona perbene e di un valido professionista. La motivazione politica alla base della sua esclusione – sbotta Oliviero – è fuori dal mondo. La verità è che i soliti noti hanno pensato di vincere a tavolino. E ora che è saltato il tavolo vorrebbero vincere barando”. E sul ruolo di Stabile? “Un’altra pagliacciata”, replica piccato il consigliere regionale. Che aggiunge: “Tutti sanno che alle regionali ha votato per De Luca e per il Pd. E lo sa bene in particolare qualche candidato della nostra lista che proprio con Stabile ha cercato in tutti i modi di chiudere accordi elettorali, ma poiché non ha ottenuto i suoi voti ora è diventato il nemico pubblico numero uno”. E ora che fare? Oliviero non ha dubbi. “Rossi deve essere riammesso. Senza la sua candidatura sarebbero primarie farsa. Se non gli viene concesso di candidarsi non ha senso fare le primarie. Ma questa questione, ripeto ridicola e vergognosa, deve essere affrontata sul piano politico. Ormai è chiaro a tutti – tuona Oliviero – che qualcuno vuole vincere a tavolino le primarie e perdere le secondarie. Noi ci opporremo a questo ignobile gioco sporco”. Quando gli chiediamo se si riferisce a Graziano, il presidente della Commissione Ambiente ci risponde con una domanda retorica: “Voi che dite?”. Beh, a noi pare proprio di sì.

Mario De Michele

 

 

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