“Domenica si sceglie non solo chi sarà il candidato a sindaco del centrosinistra ma se la generazione dei trentenni è solo una generazione di ragazzotti. Si sceglie se il Pd è un circolo in cui si gioca solo a carte. Si sceglie se questa città ha una dignità dopo 13 anni di centrodestra”. Così Marco Villano, candidato del Partito democratico alle primarie del centrosinistra di Aversa, ha chiuso la sua campagna elettorale galvanizzando i tanti che hanno affollato i locali del circolo Giuseppe Di Vittorio in piazza Municipio. “In queste settimane – spiega – abbiamo cercato di rimettere al centro del dibattito politico cittadino la politica. Lo abbiamo fatto attraversando la città e sviscerando i grandi temi su cui si può costruire un percorso di crescita economico e sociale. In queste settimane ci hanno supportato tre esponenti del governo De Luca e un sottosegretario del governo Renzi credo sia il segno della grande attenzione che c’è nei confronti di Aversa da parte dell’attuale classe dirigente del nostro paese e della voglia di rafforzare una filiera istituzionale che solo il Partito democratico può garantire. In gioco non c’è solo la leadership del centrosinistra ma anche, e forse soprattutto, il bisogno di dire basta al solito modo di intendere la politica che vuole il cittadino semplice elettore e non protagonista delle scelte principali. Mancano due giorni al voto e tutti noi dobbiamo lavorare per la vittoria convincendo gli indecisi a votare”. “Queste primarie – ha spiegato il segretario cittadino Carmine Esposito – sono una tappa fondamentale per un gruppo dirigente nato sulle ceneri dello sfascio delle ultime amministrative per cui dalla vittoria alle primarie possiamo scrivere una nuova pagina di storia politica cittadina. Non è solo una sfida tra Menditto e Villano ma è un banco di prova per il futuro e per cancellare gli errori del passato”. “Dietro Marco Villano – ha detto la presidente del circolo Elena Caterino nel suo intervento – c’è un gruppo coese che è riuscito a superare le differenze di corrente unendosi nell’interesse collettivo. Un gruppo che in questi anni ha lavorato sodo e che ha lavorato sodo per portare il Partito democratico a guidare il centrosinistra e poi la città”.