CASERTA – Nel suo tour per la presentazione del suo ultimo libro intitolato “Le Dolomiti di Napoli” Antonio Bassolino ha fatto tappa a Caserta. La biblioteca diocesana in piazza Duomo la location dell’iniziativa promossa dalle “Piazze del Sapere”. Insieme all’autore sono intervenuti Carlo Borgomeo, ex presidente Imprenditoria Giovanile, Gianni Cerchia, docente Università del Molise, Pasquale Iorio, referente Piazze del Sapere. A coordinare i lavori la giornalista de “Il Mattino” Marilù Musto.

Ai microfoni di Campania Notizie l’ex presidente della Regione Campania ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a scrivere un libro autobiografico “anomalo”, in cui i racconti di vita politica si intrecciano con quelli personali. “La mia generazione – ha dichiarato – è composta da chi poneva la politica al di sopra di tutto. C’era prima di tutto la politica, poi veniva tutto il resto”. Nel libro ci sono metafore facilmente decifrabili che riguardano le questioni politiche e quelle personali, a partire dal titolo. “E’ più facile salire su una montagna che scendervi. La discesa è sempre più difficile perché c’è un burrone a destra e uno a sinistra, e quello a sinistra è sempre più pericoloso, perché il fuoco amico è quello che fa male di più”. Il riferimento ad alcuni suoi amici di partito è, come lui stesso dice, puramente voluto.

“Le Dolomiti di Napoli” è anche la storia del suo rapporto con i gatti e con la riscoperta del “nido” familiare. “Amo da sempre i gatti, ne ho tanti, e avrei voluto intitolare – osserva Bassolino – un capitolo del libro “Uomini e animali” per dire che spesso gli animali sono migliori degli uomini”. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza di assoluzione con formula piena sulla sua vicenda giudiziaria legata ai rifiuti in Campania. “Sono felice ma la sofferenza di questi anni resta e resterà per sempre, ma non ho rimpianti e guardo al futuro anche grazie ai miei nipotini”. Le tematiche ambientali sono ancora oggi, anche più di ieri, di stringente attualità. La Campania è la Terra dei fuochi. “Le istituzioni si devono mettere assieme – argomenta Bassolino – per dare risposte concrete al gravissimo problema dei rifiuti tossici che però è diverso da quello dei rifiuti solidi urbani”. Rispetto al quale Bassolino ricorda i tempi in cui era presidente della Regione: “Ci abbiamo messo 5 anni per costruire l’impianto di Acerra, tre anni in più del previsto. Un tempo che compromise drammaticamente la situazione. Ma grazie a quell’impianto oggi la situazione rifiuti è ancora gestibile, altrimenti sarebbe un disastro”.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA AD ANTONIO BASSOLINO

http://www.youtube.com/watch?v=nzQjRVVwKTo

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