“Un grande patrimonio artistico e culturale in Campania che non è adeguatamente valorizzato e sfruttato per le sue immense potenzialità. Con il coinvolgimento dei cittadini, possiamo combattere lo stato di degrado e di abbandono in cui versano”. Gennaro Saiello, consigliere del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania, ha portato in Commissione Istruzione al Senato l’esperienza di Restart Campania. “In Campania per parlare di sviluppo e rilancio dell’economia – dice – non si può prescindere dalla riqualificazione del patrimonio di questa terra”. In Commissione Istruzione al Senato, il consigliere Saiello ha spiegato come funziona Restart Campania. “E’ un progetto che nasce dal basso ed è condiviso dai cittadini per il rilancio del territorio”. “Chiunque cittadino, turista – spiega – ha la possibilità di intervenire, segnalando la presenza di siti, strutture o bellezze di interesse storico che versano in stato di fatiscenza o abbandono”. Il progetto prevede due fasi: la prima è una mappatura delle strutture e dei siti, la seconda fase è divisa in due tempi. “Nel primo caso, se l’intervento non richiede somme ingenti – sottolinea – si attiva il crowfounding. Se invece le risorse necessarie sono ingenti, si attiva un incubassero di idee per incanalare le proposte verso la predisposizione di progetti”. “Un esempio di come può funzionare Restart Campania – aggiunge – è con Palazzo Fuga a Napoli, un peccato che un immobile di grande valore storico come quello resti nel degrado”. La prima fase del progetto è parte integrante di un emendamento che il M5S ha presentato alla Legge di Stabilità regionale 2016 della Campania. E’ prevista la ricognizione e la mappatura di tutti i siti storici e culturali e paesaggistici che insistono sul territorio regionale, con una catalogazione per tipologie e condizioni di utilizzo e la pubblicazione dell’elenco così da incentivarne la fruizione e un sito ad hoc www.restartcampania.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui