AVERSA – All’indomani dall’approvazione in giunta del documento di programmazione contabile, Rosario Capasso, capogruppo in consiglio comunale di ‘Noi Aversani’ fa un’analisi del bilancio. “Abbiamo ereditato una situazione non certo semplice, ma ciò non ci ha impedito di porre in essere un buon bilancio previsionale. Ciò che ci ha guidato, è stata la volontà di non penalizzare i cittadini aversani già tartassati dalla grave situazione finanziaria”. E continua Capasso: “Malgrado abbiamo ereditato una serie di zavorre e tenendo conto dei tagli imposti dal governo centrale, era quasi impossibile che ciò non avesse una ricaduta sul nostro bilancio con il consequenziale ed ‘obbligato’ aumento di imposte locali.
La scelta sembrava quasi obbligata. Ci siamo sottratti con forza all’aumento predestinato. Il Sindaco Giuseppe Sagliocco e l’intero staff che lo supporta sono stati capaci di porre in essere un bilancio fluido, efficace ed efficiente che non ha esposto il lato debole ad incrementi strutturali. Del tipo: non è stata aumentata l’addizionale Irpef di alcun punto percentuale, al contrario di come era stato paventato ovvero dell’aumento pari al 3 per mille. Non è stato aumentato nemmeno il gettito Imu né sulla prima né sulla seconda casa”. Contrapposto a questo dato bisogna tener presente “la diminuzione della Tarsu il cui costo, rispetto allo scorso anno è inferiore dell’1%. Sono state poste le basi, altresì, – sottolinea Capasso – per ulteriori diminuzioni per i prossimi anni con l’ampliamento della platea contributiva intercettando gli evasori, il che comporta una diminuzione della tariffa applicata a ciascun contribuente”. E conclude Capasso con un plauso al Sindaco Sagliocco ed all’assessore al bilancio Guido Rossi. “Grazie a questo bilancio, approvato in giunta e che presto arriverà al vaglio del consiglio comunale per la definitiva approvazione, il primo cittadino ha fatto sì che, almeno per questo primo anno, si stringesse particolarmente la cinghia ma solo al fine di non gravare sulle tasche dei contribuenti aversani, già ampiamente tartassati dalla spending review”.