AVERSA – “Con determina dirigenziale n.177 del 15 aprile scorso sono state revocate le precedenti determinazioni dirigenziali con le quali veniva indetta la gara per la rimozione dei rifiuti abbandonati sull’area comunale in via Guido Rossa per l’importo complessivo di 782.375,00 euro (comprensivo di spese di gara ed iva)”. Lo annuncia il Sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco che spiega “La nuova gara è stata indetta per una somma di 42mila euro circa.
Una differenza sostanziale rispetto alla precedente”. Lo scorso mese di febbraio il Sindaco fece sì che venissero effettuati lavori di bonifica sullo standard, di proprietà comunale, sito in via Guido Rossa. Per attivare tale procedura fu richiesto un preventivo sopralluogo da parte dell’Arpac per la caratterizzazione e quantificazione dei rifiuti depositati in quell’area. La sezione di Caserta dell’Arpac, a seguito di sopralluogo effettuato nel febbraio del 2009 redigeva un verbale in cui veniva indicata la caratterizzazione dei rifiuti costituita da rifiuti ingombranti e prevalentemente da materiale di risulta derivante da attività di demolizione e costruzione edilizia, stimando un volume complessivo di circa 9500metri cubi.
Da qui la decisione del primo cittadino di Aversa di procedere con il decespugliamento e diserbo della vegetazione presente sull’area che è stato effettuato a cura della Senesi, ditta che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti in Città, per un costo di 2.500euro circa. La successiva caratterizzazione dei rifiuti, è stata effettuata dalla facoltà di ingegneria della Seconda Università degli Studi di Napoli al cui dipartimento ambientale il sindaco Sagliocco chiese collaborazione per le indagini sui rifiuti presenti sullo standard di via Guido Rossa e per una eventuale compiuta determinazione delle quantità e tipologia di rifiuti presenti. “Oggi che abbiamo contezza dei rifiuti presenti sullo standard di via Guido Rossa – ha detto Sagliocco – abbiamo indetto la gara per la rimozione degli stessi. Alla luce di ciò facciamo parlare i numeri: in passato era previsto un importo di oltre 780mila euro, oggi 42mila. C’è una differenza sostanziale di oltre 700 mila euro che non certo sono pochi spiccioli”.