CESA – “Bisogna essere leali,non succube e subalterni”. E’ intitolato  così il volantino con cui Cesario Bove, esponente di spicco dell’amministrazione De Angelis, informa la cittadinanza di Cesa del provvedimento preso dal Pd nei suoi confronti.

“Quando pochi giorni fa, mi è stato notificato dal partito, perché la commissione di garanzia, è organo del partito, non scesa dal cielo conteneva: “terminata l’istruttoria, si condanna Bove, a non frequentare più il partito per un anno”. Quando, si effettua un istruttoria, correttezza e senso di responsabilità vuole che le parti siano sentite, e che siano messe a confronto, se poi per qualcuno scambiare quattro chiacchiere per strada o prendendo un caffè, vuol dire effettuare un’ istruttoria, è bene così …  Quando si diventa  succubi e subalterni non si è più leali. Bove, non è mai stato, e non sarà mai, un TRADITORE,come è stato definito da un “fanciullone della politica”, il quale, stimo e rispetto personalmente e  professionalmente, ma politicamente ha dimostrato di essere … “Z”. Bove, è e rimarrà un uomo, un politico, del Partito Democratico, certamente, non della sezione PD di Cesa, la quale, è stata da sempre, esempio di saggezza, tolleranza, modestia, umiltà, oggi invece …? La politica, ricordo a qualcuno, non è solo costituita dal consenso elettorale,dai numeri, che hanno certamente la loro importanza, ma la componente più significativa è la credibilità ed affidabilità delle persone; ecco perché bisogna ridare alla politica quel senso etico, morale, quel senso di nobiltà che da molti lustri ha smarrito.

 

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