Si è svolta ieri, al Palazzo delle Arti di Marcianise, una conferenza dal titolo “ La coltivazione della canapa ridisegnerà un nuovo sviluppo agricolo e industriale in terra di lavoro?”. L’iniziativa, promossa da Partito democratico di Marcianise, in piena campagna elettorale, ha visto la partecipazione di Vincenzo Linoci, Presidente del neonato consorzio FIRESC,oltre che di Vincenzo Abbate, candidato alle prossime regionali e di Corrado Martinangelo, della segreteria del Ministero delle Politiche Agricole Al confronto hanno partecipato, in video conferenza, anche due imprenditori del nord. Ricerca, sviluppo, occupazione e rilancio produttivo sono state le parole d’ordine. “Ripartire con una produzione massiccia della canapa in terra di lavoro significherebbe ricreare anche un’intera filiera produttiva ecoostenibile ed innovativa, hanno spiegato i relatori. Dunque, dalla coltivazione alla trasformazione, questo sembra essere l’obiettivo. Investire nella ricerca – ha insistito più volte Vincenzo Linoci – resta uno degli elementi centrali senza il quale non può esserci vero sviluppo. Il candidato alle regionali, Vincenco Abbate, ha inoltre ribadito che uno dei compiti della politica deve essere quello di attrarre risorse e investimenti sul territorio campano sul quale, ha specificato, “dire che qui la camorra non c’è più è anche un po’ la verità, così come, probabilmente, la situazione dell’inquinamento dei terreni è molto meno grave di quella che ci era stata prospettata. Questo non vuol dire sotterrare i problemi, ma vuol dire che il ruolo della politica è anche quello di fare un’azione di marketing sul proprio territorio” Parole, queste ultime, poco misurate per alcune dei presenti. Di fatti, sostenere che la camorra in Campania sia, in sostanza, quasi sparita, risulta, quanto meno, un po’ arduo se non disonesto. Sui terreni, poi, andrebbe fatto un lavoro serio e, va ricordato, una mappatura dei terreni contaminati dell’intera regione ancora non esiste.
Luca Leva