SPARANISE – Come se non bastassero già i continui disservizi sulla rete idrica comunale, che si aggiungono alle problematiche più recenti scaturite dal caos delle “bollette pazze” che gli utenti sparanisani si sono visti recapitare in questi giorni, il Consorzio Idrico Terra di Lavoro torna nuovamente alla ribalta, e non certo per eventi di natura positiva. L’amministrazione comunale di Sparanise guidata dal sindaco Mariano Sorvillo ha, infatti, dato ufficialmente mandato ad un legale esperto in materia amministrativa per cercare di redimere la ormai annosa questione dei canoni di depurazione mai versati alle casse del Comune di Sparanise. La storia ormai va avanti da quasi 7 anni ed ha attraversato ben tre diverse amministrazioni.

Dal 2004, anno in cui con apposita delibera di consiglio comunale n°27 del 29 settembre venne affidata la gestione del servizio idrico al consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta che raccolse il testimone dalla società Napoletanagas, l’Ente di piazza Giovanni XXIII non ha mai ricevuto un solo euro proveniente dai canoni di fognatura e depurazione. Questo in barba a quanto stabilito dall’articolo 5 delle convenzione di cui alla succitata delibera di convenzione che viceversa prevede precisi obblighi del CITL nei confronti del Comune di Sparanise per quanto attiene il servizio di riscossione e relativo versamento dei canoni. I solleciti vengono ormai regolarmente inoltrati di anno in anno ma ad oggi, e siamo a gennaio del 2012, dei soldi non si è visto neanche l’ombra nonostante il dato incontrovertibile che scaturisce dal fatto che i cittadini di Sparanise pagano regolarmente le bollette che il Consorzio recapita. Dunque i cittadini pagano al Consorzio, che per convenzione è il soggetto deputato a riscuotere le somme, per un servizio che viene svolto in città ma i soldi, una volta incassati non tornano al Comune, al quale, unitamente alla Regione Campania, spettano le somme. Questo corto circuito ha causato fino ad oggi un mancato introito alle casse del Comune di Sparanise che, dal periodo 2004-2011, è valutabile, per difetto, a svariate centinaia di migliaia di euro. La cifra scaturisce avendo come parametro di riferimento la somma che la società Napoletanagas, gestore del servizio idrico fino al 2004, versava regolarmente al Comune di Sparanise. Allo stesso tempo, però, il Consorzio Idrico Terra di Lavoro continua ad incassare per conto del Comune, ma senza versarli allo stesso, i canoni delle acque reflue e della depurazione, come dimostrano le centinaia di bollette recapitate in questi giorni ai cittadini di Sparanise.  “Stiamo facendo il possibile per evitare oltre al danno anche la beffa per l’intera cittadinanza – ha spiegato il sindaco Mariano Sorvillo – per quanto risulta chiaro che siamo di fronte a fasi amministrative per le quali è difficile prevedere una soluzione in tempi brevi. Tuttavia, il Comune di Sparanise è ormai deciso ad adire le vie legali contro il Consorzio Idrico Terra di Lavoro”.

 

 

 

 

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