CAPODRISE. «Pietro Di Bernardo, segretario del Partito democratico di Capodrise, è ossessionato da CentroCittà». Dopo l’ennesimo attacco ad Angelo Crescente e al movimento, il segretario politico Angelo Andrea Cecere e il direttivo replicano a Di Bernardo. «Avere paura di un avversario è umano: rivolgere critiche pretestuose e continue invettive a una forza che rappresenta la vasta area centrista e moderata di questa città comincia a diventare, oltre che irrispettoso, ripetitivo. Ogni volta, ripropone la litania, trita e ritrita, dei finanziamenti comunitari, che tanti problemi, peraltro, stanno creando alle pubbliche amministrazioni, le quali rischiano di dover coprire con le casse del Comune le opere in cantiere. Oppure, tira in ballo il bando sulla riqualificazione del campo sportivo, inneggiando a uno statalismo fuori dal tempo e dalla storia. Il Pierino di Capodrise davvero crede – si chiedono, con un chiaro accento provocatorio, da CentroCittà – che i cittadini intendano affidare a lui, che sarebbe incapace persino di amministrare un “condominio di due appartamenti”, il loro futuro e, soprattutto, quello dei loro figli? Il Pierino di Capodrise davvero crede che possa ergersi a esperto di fondi europei solo perché è stato a Strasburgo e a Bruxelles in viaggio di piacere con i soldi dei contribuenti? Se Di Bernardo e il Pd si illudono di cedere il campo sportivo e le altre infrastrutture pubbliche ai “compagni di merende” e di far pagare il “regalo” ai cittadini attraverso l’accensione di mutui, sulla loro strada troveranno CentroCittà. Nel dibattito del 28 novembre – precisano da CentroCittà – abbiamo ribadito la necessità politica di aprire un confronto franco e trasparente, senza pregiudizi e barriere ideologiche, con tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Capodrise. Il nostro obiettivo è di far incontrare la buona politica e le buone idee e di confinare in un angolo il vecchiume e l’antipolitica, incarnati da Di Bernardo e da alcuni dirigenti del Pd. Ora, il Pierino di Capodrise, sobillato dai suoi suggeritori, si affretterà a rispondere, sciorinando il solito “bla bla bla” noioso e insignificante. Faccia pure – concludono da CentroCittà –! Noi faremo voto di silenzio».

 

 

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