SANT’ARPINO – “Dalla scomposta reazione del sindaco Di Santo mi rendo conto di aver realmente colto nel segno”. Così il leader di Sant’Arpino Libera@Democratica, Francesco Capone, che all’indomani del comunicato della maggioranza non esita a replicare. “ Quanto denunciato dal sottoscritto- dichiara Capone- prima in consiglio comunale e poi a mezzo stampa ha letteralmente fatto infuriare Di Santo e soci, messi alla berlina nel cuore pulsante del proprio scellerato sistema.
E quello del sindaco è stato il classico fallo di reazione, di chi messo con le spalle al muro, non sa fare altro che dare delle risposte poco edificanti, puntando sulle beghe, per non dire gli inciuci, di quartiere. Ma stiamo ai fatti che sono le cose che stanno più a cuore alla cittadinanza, che è passata dalla stanchezza alla disperazione, indotta dall’ennesima ondata di cartelle esattoriali arrivate in queste settimane a cui a breve ne seguiranno altre centinaia. E mentre tutto ciò accade nella vita reale, i nostri governanti non sanno fare altro che dar vita ad un vomitevole teatrino politico messo in piedi e recitato da pseudo politici da strapazzo. Mi chiedo ma quando finirà tutto ciò? I sodali della maggioranza invece di parlare di cose serie non sanno fare altro che sperticarsi nelle lodi del “parassita politico” Turiddu Brasiello facendolo assurgere a statista simil De Gasperi. Ma quale statista??? Brasiello, di cui per amor di patria eviterò di ricordare i trascorsi che lo hanno visto assurgere agli onori delle cronache giornalistiche per vicende tutt’altro che meritorie, non è né bravo né geniale ma è solo un ingranaggio nel meccanismo del sistema Di Santo, funzionale alla sua mala politica, basata sull’arroganza e sul cinismo. Una cattiva politica che ha portato il rieletto sindaco a non farsi vedere sulla casa comunale sin dal giorno seguente al proprio insediamento. Caro Di Santo ma che fai fuggi dai tuoi elettori? O forse vuoi semplicemente evitare di pagare le “cambiali politiche” sottoscritte in campagna elettorale? Lo sa ormai tutta Sant’Arpino che il tuo proverbiale mutismo si limita alle assisi pubbliche, mentre in luoghi appartati dimostri una favella degna del più navigato dei mestieranti della politica della prima e della seconda repubblica. Ma come sai molto bene il sottoscritto è e sarà sempre vigile e presente, pronto a denunciare in ogni occasione le tue malefatte. Punterò l’indice per segnalare situazioni a dir poco strane, come quella che durante la campagna elettorale ha visto una ditta aggiudicarsi un appalto per i lavori al cimitero di ben 70.000 Euro, ed oggi misteriosamente lievitato a 100.000 Euro. La stessa attenzione che metterò per vigilare si situazioni altrettanto anomali come quella che hanno visto l’attuale vicesindaco Fioratti (notoriamente disoccupato, che trascorre le proprie giornate nell’androne del Palazzo Ducale), accompagnarsi, sempre durante la campagna elettorale, con imprenditori, come tutta la cittadinanza ben sa. Del resto com’è risaputo in politica, pur non facendo alcunché di produttivo, si può guadagnare tantissimo. L’esatto inverso di quanto avviene nell’imprenditoria dove il rischio è sempre all’ordine del giorno, nonostante la professionalità e l’abnegazione di quanti quotidianamente si confrontano con tale realtà. E proprio qui cari esponenti della maggioranza sta la differenza fra me e voi. Io sono una persona che deve esclusivamente la propria fortuna imprenditoriale al suo impegno e al suo lavoro quotidiano. Non so se voi potete dire altrettanto. A tal proposito vi voglio rassicurare le mie finanze non sono alla rovina, anzi. Più che altro pensate a quelle del comune che gestite. La Getet, la società addetta alla liquidazione dei compensi spettanti a quanti prestano i propri servigi per il Comune di Sant’Arpino, da tempo ha posto un freno alle vostre spese pazze, mettendo in crisi il vostro sistema. Purtroppo a pagare le conseguenze sono anche persone che non hanno alcuna colpa, come operai, impiegati, fornitori e così via, ai quali va tutta la mia solidarietà. Persone non retribuite, semplicemente perché nel tempo avete privilegiato quanti sono vicini ai voi tutti, come ad esempio l’ingegner Giovanni De Santis, beneficiato di svariati incarichi (primo fra tutti la sistemazione della piazza) anch’esso parente del capogruppo Lettera, già noto per essere legato allo studio Calabria, dove lavora suo cognato l’ingegner Nolè. Dunque invece di pensare e perdere tempo sulla leadership dell’opposizione invito la maggioranza a trovare soluzioni alla gravissima situazione politica, economica e sociale che attanaglia la nostra comunità. Smettetela con le sciocchezze, come quelle che avete detto sul mio impegno nel mondo del calcio. Anche quell’esperienza dimostra che Francesco Capone fa le cose per passione e perché ci crede. Lo so che sono concetti difficile da comprendere per persone come voi che non sanno cosa sia l’impegno disinteressato”.