PIEDIMONTE MATESE –Di fronte aveva una affollata sala consiliare: cittadini , iscritti, amministratori . Ha messo in campo la sua esperienza quinquennale( con un secondo mandato appena avviato a furor di popolo) di sindaco del maggiore comunale matesino per richiamare l’attenzione su quella vera e propria trincea che è l’essere amministratore specie in riferimento ad un’area interna come testimoniato dalle problematiche sollevate . Così il sindaco, Vincenzo Cappello, alla presenza dell’ex ministro e vicesegretario del suo partito, Enrico Letta, ha impiegato dieci minuti solo per spiegare cosa significa la gestione di un comune e le esigenze collettive che sostanziano l’azione dell’ente.
“Bisogna tornare veramente a fare politica anche per sconfiggere l’antipolitica- ha esordito Cappello, responsabile enti locali provinciale PD- che ha evidenziato la necessità di “avere legami con le istituzioni perché noi sindaci abbiamo bisogno di essere ascoltati ”. Il primo tema serio sollevato è stato quello del tribunale matesino su cui è scesa l’ascia della chiusura da parte del governo Monti al pari di altre sedi distaccate e periferiche sul piano nazionale :” una soppressione senza sapere come , perché e quando e questo non è giusto. Subiamo scelte per la mancanza di contatti ( con i livelli istituzionali ndr). Subito un attacco al senatore uscente Carlo Sarro :” Per cinque anni c’è stato un rappresentante del territorio ma è come se non ci fosse stato” ha dichiarato il sindaco che al nuovo governo ha messo in agenda lavoro per giovani e meno giovani ma soprattutto un rilancio delle opere pubbliche :” non grande opere ma dare liquidità ai comuni ed enti pubblici per quel significativo indotto che creano come mi sono reso conto in questi anni per strade, reti fognarie etc”. Tra le esigenze messe in evidenza su cui intervenire quello di “modificare il patto di stabilità” per la sua rigidità ma anche “confusione tra spesa corrente e spesa per investimenti .Altrimenti per il 2014 sarà un disastro“ ha aggiunto Cappello che ha portato all’attenzione dei candidati lo stato di sofferenza che c’è tra la gente. Qui non si riesce ad iniziare il mese altro che finirlo”. Certi e mobilitati per cambiare pagine a livello nazionale ma anche a livello regionale provinciale con il centro destra che ha rovinato conquiste raggiunte come il reddito di cittadinanza( qui forti applausi della sala ndr). Ha denunciato lo stato di precarietà dell’ente parco prima per il contenzioso per la nomina dei presidenti ed adesso per la mancanza ed insufficienza di risorse :”il parco, viene detto, che non è in condizione di funzionare”. Infine ha denunciato lo stato gravissimo e perdurante di crisi del settore della forestazione e bonifica montana :”in questi anni mi sono reso conto del lavoro utile di questi enti anche nelle emergenze come gli interventi per le nevicate o gli incendi boschivi , per la cura dell’ambiente . E’ un settore in ginocchio con gli operai che non ricevono gli stipendi da otto mesi( presenti in sala diversi operai forestali ndr) e la regione fino ad oggi non ha dato alcuna risposta”.
Michele Martuscelli