“La Regione Campania, attraverso la consigliera Enza Amato, è stata investita della questione della carenza idrica all’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)”. Lo annuncia la deputata casertana del Partito Democratico Camilla Sgambato, che si dice “molto preoccupata per una situazione che sta diventando davvero allarmante”. La consigliera regionale Amato nei giorni scorsi si è recata in visita all’istituto insieme alla Garante per i diritti dei detenuti Adriana Tocco. La Sgambato, che due settimane fa ha inviato una missiva sulla vicenda anche ai sottosegretari Umberto Basso De Caro e Paola De Micheli, parla di “impasse burocratica” dovuta al fatto che i fondi di circa un milione di euro per le opere di allacciamento della struttura al rete idrica del Comune di Santa Maria, nonostante siano già stati stanziati dal Dap, “non possono essere trasferiti – spiega – dal Ministero della Giustizia ad un Ente locale, che nel caso di specie dovrebbe assumere le vesti di stazione appaltante, trattandosi di lavori da svolgersi per la maggior parte al di fuori dell’area demaniale dell’amministrazione penitenziaria”. “Non è tollerabile – conclude – che millecento detenuti, oltre agli agenti che lavorano lì giorno e notte, possano ancora sopportare questa incresciosa situazione resa ancora più pesante dall’afa di questi giorni”.

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