“La giunta Regionale della Campania ha fatto tutti i passaggi di propria competenza per risolvere la carenza idrica del carcere di Santa Maria Capua Vetere ed è in attesa che il comune di Santa Maria Capua Vetere, così come concordato con la commissione prefettizia, predisponga un progetto definitivo per poi mettere a gara l’opera. Evidentemente dall’opposizione c’è chi prova a fare speculazione politica su questioni che non conosce”. Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente del Partito democratico campano e consigliere regionale Stefano Graziano e la consigliera regionale Enza Amato che, occupandosi della questione da tempo insieme alla deputata Camilla Sgambato, spiegano: “A febbraio gli uffici regionali, incontrando la commissione prefettizia, si sono resi conto che il comune non aveva un progetto ma solo uno studio di fattibilità di massima non sostenuto da un adeguato piano finanziario. In quella sede è stato raggiunto un accordo che prevede che l’ufficio tecnico di Palazzo Lucarelli predisponga il progetto che sarà poi finanziato da un contributo regionale. Il governo De Luca ha individuato in tre milioni di euro le risorse necessarie all’intervento e lo ha inserito tra le priorità da realizzare per dare anche un segno tangibile della discontinuità con l’inerzia che ha contraddistinto la precedente giunta regionale, che nulla ha fatto per fronteggiare il depauperamento idrico dei pozzi da cui attinge la casa circondariale. Riteniamo inaccettabile, infatti, che i detenuti debbano vivere in condizioni in cui non è garantito un bene vitale come l’acqua”. “Se ci sono mancanze, quindi, non sono imputabili al centrosinistra, che in consiglio regionale si è fatto promotore di un ordine del giorno, anzi cogliamo l’occasione per sollecitare il commissario Campanaro a porre in essere tutti gli atti necessari per risolvere questa delicata problematica”, concludono.