Silenzio in platea, si va in scena e lo spettacolo è facilmente e liberamente fruibile a Carinaro per quanti vogliano accorrere a godersi l’opera in atto. Non è iniziata la stagione teatrale, non ci sono in previsione concerti né ospiti d’onore ma la rappresentazione è gratuita. I biglietti possono ottenerli tutti i cittadini. Non si è capito ancora bene che tipologia di opera stiano mettendo in atto la compagnia del sindaco Nicola Affinito e i suoi. C’è chi la interpreta come una commedia chi invece pensa sia una tragedia a tutti gli effetti. Sta di fatto che la trama è intricata, ma il finale -lo anticipiamo- sembra scontato e non a sorpresa. Sicuramente quindi non è un giallo. Eh sì. Perché è chiaro che gli interpreti nei diversi ruoli stanno offrendo un’esibizione amatoriale, sta alla sensibilità di ognuno poi nella visione della scena se reagire con una risata o con un pianto. Una cosa è certa però: bisogna cambiare il costumista, in questo spettacolo gli indumenti di scena non ci sembrano adeguati ad un’opera che si rispetti. Ma torniamo alla trama che è ciò che interessa di più. Un vero e proprio braccio di ferro è in corso nella maggioranza dal giorno dopo le elezioni fino ad ora. Ecco a voi il cast d’eccezione. Il protagonista assoluto è Alfonso Bracciano. Padrone incontrastato sul palco può contare su una schiera di fedelissimi. I suoi bravi (o sarebbe meglio dire brave) sono Marino Serena e Barbato Rachele. A cui si aggiunge Nicola Mauro Barbato. Iracondo il buon Stefano Masi, antagonista di Bracciano. Vorrebbe dirigere la maggioranza con le sue indicazioni ma stentano a seguirlo. Anzi ognuno va per la sua strada. Masi vorrebbe essere un vero e proprio trascinatore ma sembra che per ora trascini solo se stesso da un ufficio all’altro della casa comunale. Lui ha un’unica fedelissima: Eufemia Barbato. Gli asciuga la fronte dal sudore di questi giorni infruttuosi. Il ruolo di comparsa sempre presente, ma rigorosamente muta è affidato poi al vicesindaco Mario Moretti. Non parla, non vede, non sente. Elisabetta Mauriello in antitesi invece dopo aver urlato a squarciagola soprattutto nelle scene che si sono svolte in consiglio comunale ora sembrerebbe essersi spenta. Chissà come evolverà nel corso degli eventi il suo personaggio.
Liti, dissapori, rivendicazioni intercorrono nell’intreccio. Ci piacerebbe dire che il sindaco Nicola Affinito sia il regista, ma questa è un’opera all’avanguardia. Esce fuori da ogni canone. Non c’è un direttore dei lavori, in effetti non ci sono neanche i lavori. Sembrano tutti allo sbaraglio. Però un piccolo mistero a ben osservare è sopraggiunto. La first lady carinarese dall’insediamento in prima fila in ogni azione è momentaneamente scomparsa. Forse le altre consigliere de facto hanno voluto gettare ombra sul suo ruolo. E così cala il sipario sul primo atto. Nessun applauso dagli spettatori. D’altronde non sanno se ridere o piangere.
Valentina Piermalese