Carinaro – “E’ prioritario per noi agire ed intervenire per salvaguardare i  bambini che ogni giorno frequentano le aule dell’Istituto comprensivo. Ed il nostro intervento tempestivo lo testimonia. Abbiamo accolto il disagio che è stato evidenziato dalle mamme e avviato perciò un tavolo di confronto con il preside Ernesto Natale e la segretaria dell’Istituto comprensivo, nonché con le lavoratrici addette alla pulizia dei plessi scolastici”. A parlare è l’assessore alla pubblica istruzione, Rosita Chiacchio, che, a seguito delle polemiche sollevate dalle mamme degli alunni dell’Istituto comprensivo di Carinaro circa le condizioni di igiene dell’edificio, ha avviato un tavolo di discussione con i rappresentanti della scuola nonché con le addette alle pulizie. La denuncia è partita dalle mamme degli alunni, che tramite social network, hanno palesato all’amministrazione che alcuni servizi, quali la pulizia della aule e dei bagni, vengono tralasciati, creando disagio per i bambini. Una denuncia che l’amministrazione ha prontamente accolto, avviando un confronto con i diretti interessati. Durante la mattinata di martedì, è emerso che il disagio sorge dal momento che le lavoratrici lamentano di aver avuto, dalla ditta per cui lavorano, eccedenti mansioni. In sostanza, le operaie sarebbero in numero insufficiente per gli spazi da pulire. Un problema, questo, creato dalla ditta per conto della quale la scuola ha acquistato il servizio, specificando, come stabilito poi da contratto, le mansioni e soprattutto la metratura degli spazi da pulire. Un disservizio, quello contestato dalle mamme, che trova l’appoggio della scuola che a sua volta viene contestato alla ditta di pulizia che dovrebbe adempiere tali mansioni.  All’incontro in comune ha partecipato un responsabile di zona della ditta di pulizia,  Cantone,  prospettando insoddisfazione da parte degli altri presenti che invece avrebbero di gran lunga gradito un confronto con il responsabile generale della ditta. La scuola, dal canto proprio, si impegna a far rientrare il disservizio chiedendo la cooperazione ai propri collaboratori scolastici, evidenziando come anche per la dirigenza dell’istituto sia necessario tutelare gli alunni che quotidianamente frequentano gli edifici scolastici, sottolineando però come non sia di propria responsabilità tale disservizio.


 

 

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