É stato presentato questa mattina a Casal di Principe – prima assoluta a livello nazionale – il progetto “Laboratorio Nazionale per l’occupabilità”, realizzato da una rete di associazioni, scuole e imprese del territorio a Casa don Diana, bene confiscato alla camorra, nell’ambito del “Piano Nazionale Scuola Digitale” del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Presente il sottosegretario al Miur Davide Faraone. “Il vostro progetto – ha detto Faraone – ha vinto perché siete stati bravi, e non perché siete più bisognosi di altri o vivete in un’area più difficile. Siete stati bravi perché siete stati capaci di costruire una rete tra vari soggetti e di indicare prospettive di crescita del territorio”. L’iniziativa, per la quale sono stati investiti 650 mila euro – di cui 317.200 finanziati dal Miur e 332.800 euro di cofinanziamento dei partner – prevede una stretta partnership tra scuole, istituzioni, associazioni e imprese del territorio con lo scopo di creare nuove opportunità in particolare per i giovani. In totale in Italia sono 58 i progetti risultati vincitori del bando pubblicato lo scorso anno dal Miur; in Campania, oltre quello di Casal di Principe, sono stati finanziati altri quattro progetti per un totale di 4 milioni di euro, in particolare a Rocca Piemonte e Battipaglia (Salerno), a Grottaminarda (Avellino) e Napoli. Il “Fablab” territoriale svilupperà idee, in termini di prodotti, servizi e modelli, utilizzando nuove tecnologie messe a disposizione dalle scuole e dalle imprese; un interscambio che dovrebbe favorire anche la nascita di start up. “Il progetto segue quel percorso di rinascita avviato dal Comune di Casal di Principe con il sindaco Natale dopo decenni molto difficili”, spiega il vice-sindaco nonché assessore alla Pubblica Istruzione Marisa Diana. “Da un lato stimoleremo i giovani a fare impresa, dall’altro stimoleremo le imprese all’innovazione”. Le aree tematiche in cui si svilupperà il lavoro dei laboratori terranno conto delle specificità economico-sociali del territorio; ci sarà il laboratorio relativo all’Alimentazione sana (tecnologia agrifood, biotecnologie ambientali e sanitarie, agricoltura bio), alla Casa Intelligente (Domotica, efficienza energetica e idrica, internet degli oggetti), alla Comunicazione Sociale per l’inclusione e i beni comuni (virtual Heritage, mobile Lbs, web social marketing, realtà virtuale), ed Energia Pulita (tecnologie di produzione da fonti rinnovabili, risparmio energetico, biotecnologie energetiche). Capofila del progetto, promosso dal Comitato don Peppe Diana, è l’Istituto Tecnico Commerciale Guido Carli di Casal di Principe; alla piattaforma di “crowdfounding sociale” che provvederà al sostentamento dell’iniziativa partecipano i Comuni di Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa, il Liceo Segrè e l’Istituto Autonomo comprensivo “De Mare” di San Cipriano, l’Istituto Secondario Statae dell’Isola di Capri, l’Istituto Superiore Alex Munthe di Anacapri, l’Istituto Lener di Marcianise, i Dipartimenti di Scienze Politiche della Federico II di Napoli e di Ingegneria Civile della Seconda Università degli Studi di Napoli, i CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione dgli Adulti di Caserta) e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna) di Caserta. “Questo progetto è una grande opportunità per noi – dice Francesco Geremia, presidente della Cna – perché ci darà modo per esempio di organizzare workshop sulla coltivazione e la trasformazione della canapa che sta prendendo di nuovo piede nel nostro territorio, con 80 ettari coltivati. Come Cna parteciperemo anche con le nostre imprese edili”.

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