“La vittoria dello Stato”: è raggiante il sindaco di Casaluce Nazzaro Pagano alla consegna delle chiavi dell’immobile confiscato a Francesco Bidognetti in via Martin Luther King. E’ il secondo bene della camorra che passa al Comune. L’appuntamento, in una stradina senza uscita che fa angolo con via De Amicis, è alle 9.30: all’esterno della villa sono tutti puntuali. Presenti il responsabile della Polizia municipale, Ludovico Di Martino, l’amministratore giudiziario Stefano Vignone, in qualità di delegato dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, e il capo dell’esecutivo casalucese. Il primo importante ‘passo’ è l’apertura del catenaccio che per anni ha tenuto chiusa una villa appartenuta ad uno dei boss della camorra. “E’ veramente in buone condizioni – dice immediatamente Pagano -, sono soddisfatto perché in questo modo ridiamo alla cittadinanza quello che negli anni scorsi gli era stato tolto”. Il bene confiscato a Bidognetti è un’immobile a due piani, separati tra di loro. A piano terra un soggiorno con un camino e una cucina, due stanze da letto e due bagni. In uno di questi c’è l’immancabile vasca idromassaggio. Restano ancora evidenti i segni di una sorta di botola da cui probabilmente il boss lasciava l’appartamento per accedere alla sottostante grotta. “Servono solamente interventi minimi – afferma entusiasta il primo cittadino – anche i pavimenti sono perfetti così come tutti i bagni”. Al primo piano, da cui si accede attraverso una scala esterna, c’è un grosso soggiorno, altre due stanze da letto e un altro bagno. C’è poi un cortile e un’altra scala che permette l’accesso alla grotta. Il momento più indicativo è quando sul verbale di consegna dell’immobile al Comune vengono apposte le firme del sindaco Pagano, del delegato Vignone e del comandante Di Martino. “E’ il successo di chi ha sempre combattuto contro la camorra. Lo Stato ancora una volta ha vinto – conclude Pagano – doneremo il bene di Bidognetti alla cittadinanza. Siamo Comune capofila dell’Ambito sociale e la nostra intenzione è quella di destinare la villa a fini sociali. Un giorno in questa casa potranno essere attivati progetti per bambini o anziani”.

 

 

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