Un’interrogazione al Ministero dell’Interno fondata, in alcuni punti, da “indiscrezioni” è stata presentata dalle senatrici Paola Nugnes e Vilma Moronese del ‘Movimento Cinque Stelle’. Tira in ballo il Comune di Casaluce e in particolar modo il sindaco attuale Nazzaro Pagano. Un documento basato su troppi condizionali che lede l’immagine del primo cittadino casalucese accusato di aver “favorito ditte vicine ai Casalesi”. Il capo dell’esecutivo Pagano, alla guida del Municipio dal 2009, e confermato all’ultima tornata elettorale con la preferenza di 3628 cittadini, non ci sta e risponde alle critiche: “Apprendo con sconcerto l’interrogazione presentata dalle senatrici Moronese e Nugnes. Ho già informato il mio legale Dezio Ferraro di tutelare, in tutte le sedi opportune, la mia immagine e quella mia giunta oltre che dell’intera maggioranza. L’incarico al mio avvocato è necessario anche per tutelare la mia famiglia. Rimando al mittente ogni accusa di aver adottato provvedimenti che abbiano, in qualsiasi modo, agevolato un clan camorristico. La mia azione amministrativa è sempre stata contraria anche alla sola idea di condotta illecita. Mi rifaccio alle parole del pubblico ministero Ardituro che ha asserito che chi ha rapporti con la camorra si deve vergognare. Io non mi vergogno perché sono una persona perbene. Un professionista che non ha mai avuto nessun tipo di rapporto con i camorristi”. E quindi un appunto sui ‘grillini’: “Una macchina del fango che vede il marcio ovunque. Lo stesso Movimento ha interrogato il Ministro degli Interni per i furti nelle scuole riconducendo questi episodi al clan dei Casalesi. Sempre lo stesso Movimento ha asserito che il collega sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, fosse camorrista. Siamo stanchi di questo atteggiamento da parte di istituzioni dello Stato. Ora basta”.