Il MoVimento Cinque Stelle ha depositato un’interrogazione parlamentare al Senato della Repubblica rivolta al Ministro del Beni Culturali sull’Archivio di Stato di Caserta. Nell’interrogazione i parlamentari chiedono conto dei presunti danni erariali e manifestano le loro preoccupazioni sia per la preziosa documentazione conservata nell’archivio, che per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini che vi accedono, la sede risulta addirittura sprovvista delle uscite di sicurezza. L’archivio risiede dal 1972 in uno stabile e nel 1995 ne fu disposto il trasloco nella ex caserma Pollio, antistante la Reggia di Caserta, che necessitava di opere di ristrutturazione e restauro, ma ad oggi nonostante uno stanziamento totale di circa 12 Milioni, non è dato sapere quali interventi siano stati portati a compimento e comunque ancora oggi l’archivio continua a stare in questa sede non idonea. Dal Luglio 2014, è scaduto il contratto di locazione, ed il Ministero continua a pagare 18.000€ mensili di canone si legge nell’interrogazione “in una condizione di extra contrattualità che danneggia lo Stato (compresi dipendenti, cittadini e documenti) e garantisce il canone mensile al locatore” “Ritengo assolutamente inaccettabile la situazione in cui versa l’Archivio di Stato, che rientra purtroppo nel cattiva gestione del patrimonio pubblico, un tesoro culturale e documentale della nostra storia. E’ mia intenzione incalzare il Governo affinché assuma la responsabilità di far luce sia sullo sperpero di danaro pubblico, in quanto dal 1995 ad oggi non risulta alcun passo in avanti, sia per il rischio della perdita del patrimonio custodito dall’Archivio e anche e non da ultimo il non garantire ai dipendenti la sicurezza sul posto di lavoro” dichiara la portavoce casertana del M5S al Senato Vilma Moronese che aggiunge “Adesso vedremo se il Ministro interverrà rapidamente e se riuscirà a dar conto di tutto ciò che abbiamo chiesto nella nostra interrogazione in modo trasparente e puntale, come prevede la legge n° 33 del 2013, o aspettare, come spesso è capitato, che sia prima la magistratura contabile a occuparsene