“Nell’ambito di attività ispirate a linee guida ministeriali per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento degli animali, abbiamo disposto una serie di controlli che la Polizia Municipale di Caserta ha svolto congiuntamente al  Servizio veterinario dell’Asl Caserta nello scorso mese di settembre e continuerà ad effettuare nei prossimi mesi, assolvendo principalmente alla necessaria lotta al randagismo e a tutte le iniziative collegate alle strategie dell’Amministrazione circa la tutela degli animali, che sul Canile municipale fondano lo spettro di tutte le possibili azioni”. Lo dice il vicesindaco Franco De Michele a proposito dell’ultimo report di specifici controlli che la Polizia Municipale renderà noto anche alla Prefettura e alla Regione Campania. In tale quadro di interventi sono state controllate 68 persone che posseggono cani su tutto il territorio comunale. Dieci di queste sono state sanzionate ai sensi dell’articolo 6 della Legge Regionale n 3 del 2019, per mancata iscrizione all’Anagrafe canina; contestualmente si è provveduto all’immediata applicazione del microchip da parte del Servizio veterinario e sono state elevate sanzioni per complessivi 2mila euro. In proposito, l’Amministrazione rammenta che il maltrattamento degli animali è un reato penalmente perseguibile e la mancata iscrizione all’Anagrafe canina prevede una sanzione amministrativa da 100 a 600 euro.  “E’ altresì indispensabile – aggiunge De Michele – che i cittadini casertani che posseggono cani osservino le norme e le regole relative alle deiezioni canine e al controllo degli animali da tenere al guinzaglio, senza lasciarli liberi per strada o all’interno del verde pubblico. Il decoro dei luoghi pubblici non può essere minacciato dai possessori dei cani che non rispettano le regole e non si dotano di quanto necessario a smaltire correttamente le deiezioni. In proposito voglio precisare che, sul tema, non contano le scuse: chi sceglie per un suo interesse personale un determinato luogo pubblico per portare a spasso il proprio cane è il primo responsabile del suo comportamento. Se vuole trovare un ambito più confortevole e munito di più vicini cestini pubblici per i rifiuti, ogni cittadino può farlo laddove essi in città sono installati, in numero di circa 700 impianti”.

 

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