Resto sorpreso dalle dichiarazioni del sindaco di San Felice di queste ore. L’atto di lesa maestà che avrei commesso sarebbe quello di essermi recato ad Arienzo, non a San Felice, per la presentazione di un libro perché invitato da un amico senza aver chiesto il permesso a Pasquale De Lucia. In quella sede, poi, ho incontrato l’ex sindaco di Arienzo Davide Guida, impegnato nella prossima tornata amministrativa, al quale ho dichiarato il mio sostegno. Il mio è stato un atto naturale nei confronti di una persona che mi ha sostenuto in maniera determinante alle ultime provinciali con la sua candidatura nella lista di Campania futura, garantendo, tra le altre cose, per il sistema elettorale, l’elezione proprio a Pasquale De Lucia. Ricordo a me stesso che, con il nuovo sistema, l’elezione del presidente è distinta da quella del consiglio. Mi lasciano, poi, basito le accuse relative al mancato coinvolgimento di De Lucia in questo anno di gestione in Provincia. Evidentemente, De Lucia non ha compreso la situazione di gravità che sta vivendo l’ente che ci ha portato alla dichiarazione di dissesto. In questo senso ringrazio tutti i consiglieri che, quotidianamente, lavorano per portare avanti un’incisiva azione di risanamento dell’ente. Tutti assieme ci stiamo impegnando per garantire servizi alla collettività viste le importanti funzioni che ancora gestisce la Provincia. Il coinvolgimento di tutti, del resto, viene certificato dalle votazioni in consiglio provinciale. Da quando ci siamo insediati, non c’è un atto che non è stato approvato con voto unanime, compreso quello di Pasquale De Lucia. Sembrerebbe assurdo pensare che un amministratore della sua qualità votasse degli atti che non conosce o per i quali non viene coinvolto… Nell’essere rammaricato sul piano personale per quello che è successo, vado avanti sulla strada che abbiamo intrapreso forte dell’appoggio e dell’impegno del resto del consiglio provinciale.
Angelo Di Costanzo,
Presidente amministrazione provinciale di Caserta