«Le primarie sono il momento massimo di partecipazione e democrazia, il tratto distintivo su cui si fonda il nostro partito, per questo non potevano non celebrarsi». E’ soddisfatto il capogruppo del Pd al Comune Franco De Michele della decisione definitiva assunta dal partito di lasciare ai cittadini la scelta del candidato presidente della Regione Campania. «Sono certo che domenica andrà in scena la vera festa del Partito democratico – ha sottolineato De Michele – con il nostro mondo che si mobiliterà in massa per esercitare il proprio diritto-dovere di selezione della classe dirigente. Invito, pertanto, iscritti, militanti e simpatizzati del Pd e del centrosinistra a dare il proprio contributo per fare in modo che il vincitore delle primarie, possa, con autorevolezza, andare a vincere anche le elezioni di maggio». Il capogruppo del Pd, pur sottolineando come le proposte in campo siano tutte di altissimo livello e rappresentative dei democratici e del centrosinistra, esorta a sostenere la candidatura dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, che, tra l’altro, domani giovedì 26 febbraio, sarà a Caserta per una conferenza stampa presso la sede del partito. «Per la Regione Campania e per noi casertani Andrea Cozzolino rappresenta un’occasione che non possiamo e non dobbiamo lasciarci sfuggire – ha sottolineato De Michele – conoscitore sia della macchina regionale che di quella dei finanziamenti europei, Cozzolino è l’uomo giusto per dare finalmente quel cambio di passo di cui il nostro territorio ha bisogno». De Michele focalizza l’attenzione su Caserta. «Cozzolino ha dimostrato di voler restituire a Caserta quel protagonismo nei processi che contano che la nostra provincia merita, sfruttando quelle che sono le sue risorse come i beni culturali e trasformando le occasioni mancate come l’interporto e il policlinico in opportunità – ha detto – gli incontri di questi giorni, con il soprintendente Vona, con le organizzazioni sindacali dimostrano come ci sia la volontà di ribaltare le prospettive alle quali siamo abituati sino a questo momento e di creare un concetto di filiera reale tra Regione ed enti locali e non più solo slogan delle campagne elettorali».