Il nuovo manager dell’Ospedale di Caserta Mario Ferrante, insediatosi il 25 maggio, ha salutato ufficialmente il personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera, 1350 dipendenti e 250 interinali, pronunciando promesse importanti, una su tutte quella di incrementare il numero di posti letto, portandolo a 650. Non poteva mancare il saluto di rimando del sindacato, primo avamposto per il dialogo tra la struttura e i dipendenti. La Cisl Fp, nella persona del Segretario Nicola Cristiani, dopo il dovuto benvenuto gia rivoltogli, desidera soprattutto augurare al direttore un buon lavoro, e poi congiuntamente alle altre sigle sindacali gli ricorda alcuni dei punti necessari affinchè il lavoro progettuale da avviare all’interno dell’Azienda possa avere i risultati sperati. “Abbiamo già chiesto al Direttore Ferrante di incontrarci quanto prima – dichiarano i sindacati in una nota – prima di tutto per fare una scaletta delle problematiche cui andremo incontro a partire proprio dall’imminente periodo estivo. Il personale già carente dovrà fare i salti mortali per assicurare i Lea (Livelli essenziali di Assistenza) e l’emergenza sia all’Asl che presso l’Ospedale. Su questa premessa dobbiamo stare molto attenti a non incidere su di una riduzione dei servizi indispensabili e lavorare sul potenziamento dei servizi d’emergenza, Psaut – Saut (Postazioni Fisse e Mobili di Primo Soccorso Territoriale) – i Servizi di Pronto Soccorso e tutti i servizi maggiormente richiesti nel periodo estivo, vale a dire quelli rivolti al soddisfacimento dei bisogni sanitari degli anziani e dei bambini”. La Cisl Fp lancia un messaggio forte: “Prima ancora di partire con la progettazione che avvenga subito un incontro delle direzioni generali dell’Asl e dell’Azienda Ospedaliera per fare fronte comune nella programmazione Sanitaria in questo periodo di emergenza e poter così avviare una organizzazione del lavoro che risponda alle effettive esigenze dei cittadini, in una fase dell’anno, quella estiva appunto, nella quale, com’è risaputo il personale diminuisce di numero per le ferie ed i servizi, alcuni dei quali già carenti, diventano ancor più a rischio”.