La notizia tanto temuta e annunciata è purtroppo arrivata, nella giornata di ieri, su mandato della Procura della Repubblica, i Carabinieri hanno notificato un atto di sequestro dell’edificio dell’Istituto Superiore “Michelangelo Buonarroti” di Caserta per alcuni lavori di messa in sicurezza e di adeguamento mai terminati, ormai da anni per carenza di fondi dell’amministrazione provinciale.

Dunque gli studenti del Geometra e dell’Agrario non hanno più una sede scolastica e per ora, non hanno certezze sul se e dove, potranno completare il loro anno scolastico e se ci siano le condizioni per una riapertura, anche parziale, in vista degli esami di Stato che cominceranno a metà giugno.

La situazione catastrofica delle scuole e della Provincia di Caserta è stata più volte denunciata da Sinistra Italiana e dalle organizzazioni sindacali della provincia, che in un documento congiunto indirizzato alla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e alle Segreterie Nazionali di FLC CIGL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams, CISL Scuola in data 26 aprile, chiedevano l’ennesimo intervento per scongiurare la chiusura delle scuole per mancanza di fondi. La nota riportava in uno dei passaggi più significativi: “La situazione ha assunto contorni drammatici per quanto riguarda le scuole superiori che sono nella totalità prive dei certificati di agibilità e antincendio. La Provincia, inoltre, da mesi non è più in grado di garantire la loro manutenzione e come se tutto ciò non bastasse a creare legittime ansie e preoccupazioni tra l’utenza per il regolare svolgimento e chiusura del corrente anno scolastico, fatto gravissimo appare, a parere delle scriventi, l’aver posto in capo ai Dirigenti scolastici eventuali responsabilità derivanti dall’inosservanza di quanto disposto dall’Ente Provincia, senza considerazione alcuna degli obblighi e dei doveri posti in capo ai medesimi Dirigenti scolastici, derivanti da leggi e norme che regolano il sistema scolastico, della responsabilità insita nel ruolo e funzione verso il personale, gli studenti e le famiglie.

Lo stato di dissesto finanziario a causa della sopravvenuta impossibilità di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, determinata dall’imposizione, da parte della manovra finanziaria di insostenibili obblighi di contenimento della spesa, accompagnati da conseguenti oneri di riversamento dei risparmi così conseguiti nelle casse dello Stato, fa si che il “caso” Provincia di Caserta presenta peculiarità assolutamente eccezionali, ma che stanno determinando il blocco totale di tutte le attività”.

Il governo nonostante i continui richiami si è mostrato indifferente alle esigenze del territorio, degli studenti, delle famiglie, dei lavoratori. Si continua con una sterile propaganda sulla “Buona Scuola” che ha mistificato la sacrosanta stabilizzazione dei precari come un investimento. Mentre da un lato, nonostante i proclami, i dati evidenziavano una riduzione rispetto al prodotto interno nazionale degli investimenti nell’Istruzione, nella Ricerca e nella Formazione si dilapidavano enorme risorse in operazioni come “scuole belle”, tinteggiando e lucidando pavimenti in scuole senza agibilità statica e antincendio.

Si tiravano a lucido i corridoi e le aule (ci mancherebbe, sacrosanto anche questo) mentre l’edificio non garantiva gli adeguamenti alle norme elettriche e antisismiche, si camuffava il “rudere” con l’abito bello della festa e con lavoratori sfruttati dai soliti padroncini. Per tacere di interi nuclei familiari costretti alla disgregazione, all’allontanamento forzato, quando il posto di insegnamento si trovava da sempre, vicino casa.
Un atteggiamento che Sinistra Italiana stigmatizza per la sua gravità, quello del governo e in particolare del PD che ha sacrificato per pura convenienza elettorale e clientelare, il necessario, per il superfluo – senza una visione chiara per l’ostinazione
di non ascoltare il mondo di chi la scuola la fa, la vive.

Invece di monopolizzare l’azione parlamentare su un disegno di riforma costituzionale (che prevedeva anche l’abolizione delle province – senza sostituirle con nulla – un aborto costituzionale) il governo avrebbe dovuto interessarsi sul serio all’Italia reale, quella che con un 72% (al sud) al referendum costituzionale ha liquidato il suo leader, incapace di comprendere, di ascoltare, di agire in modo serio e rigoroso.
E’ indispensabile impedire lo scempio del fallimento dell’Ente Provincia: una pubblica istituzione prevista dalla Costituzione repubblicana non può essere fatta fallire. Questo fallimento, è in aperta violazione degli articoli 33 e 34 della Costituzione che dettano tra l’altro “
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. La scuola è aperta a tutti”.
Sinistra Italiana aderisce e condivide la lotta
dei sindacati di categoria di Caserta ed è a fianco degli studenti, delle famiglie e dei lavoratori della Scuola, della Provincia, delle società partecipate e delle società dei servizi per garantire il diritto al lavoro – che vuol dire garantire servizi ai cittadini e alle comunità locali, che ancora una volta si vedono dopo aver pagato tasse e gabelle, derubati dei loro diritti fondamentali.

Il cittadino deve ormai scegliere da che parte stare, se essere ancora complice del disastro clientelare, politico e gestionale di tante amministrazioni di Centro-Destra in piena continuità con Berlusconi e la Lega di Tremonti (sanguisuga del sud) che oggi finge di nulla, oppure sostenendo la lotta per un’idea di Società e Amministrazione completamente differente.

Domenico Napolitano

Responsabile Scuola, Cultura e Formazione

Coordinamento provinciale di Caserta Sinistra Italiana

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