La Federazione casertana di Sinistra Ecologia e Libertà con il coordinatore provinciale Pietro di Sarno ha incontrato la stampa per annunciare il II° Congresso Provinciale. Il II° Congresso Provinciale di SEL si terrà Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre 2013 a Caserta (Puccianiello) presso il Centro Comunità “Caserta città di pace”.
Il programma prevede l’apertura dei lavori alle ore 15:30 di Sabato 30 novembre 2013 con la relazione del coordinatore Pietro Di Sarno e i saluti delle altre forze politiche, delle istituzioni e delle associazioni del territorio. Nella giornata di domenica 1° dicembre 2013 , invece, i lavori riprenderanno alle ore 09:00 con il dibattito dei congressuali, e l’elezione dei gruppi dirigenti e le conclusioni del delegato nazionale On. Arturo Scotto Deputato al Parlamento. Durante la Conferenza Stampa il coordinatore provinciale ha prospettato oltre al programma anche i temi che il partito intende discutere nelle due giornate congressuali che saranno la base su cui rimodulare ed articolare l’azione politica del partito sul territorio. Al primo posto, nel dibattito Congressuale, il lavoro. Il lavoro ormai è diventato un girone infernale, bisogna agire – ha sostenuto Di Sarno – prima che sia troppo tardi per tutti. Sicuramente un altro tema cardine del Congresso sarà l’emergenza ambientale che vive la “terra dei fuochi”, senza però trascurare i temi della scuola, il precariato, l’economia e la povertà. Di Sarno – ha dichiarato tra l’altro – questo Congresso sarà un importante momento di dibattito e confronto tra gli iscritti e i militanti. Non ci saranno lacerazioni di potere, sarà invece, una occasione di confronto partecipato e democratico per continuare a credere nella possibilità di puntare ad un’altra sinistra, un altro paese, un’altra Europa, un altro mondo in cui il partito di Sinistra Ecologia e Libertà si adopererà per dare un contributo fattivo alla crescita della sinistra in provincia di Caserta, in Campania e nel nostro Paese. Dove c’è sfruttamento, disoccupazione, violenza sulle persone e sulla natura; dove c’è illegalità diffusa e disgregazione sociale – ha concluso Di Sarno – vi è più bisogno di sinistra, di democrazia e di partecipazione per rispondere in maniera determinata ai mancati risultati delle politiche fallimentari del governo Letta e di quelli precedenti”.