In una mattina di splendido sole, sono stati tanti i cittadini che si sono soffermati all’incontro organizzato da Speranza per Caserta e l’Altra Europa in piazza Vanvitelli: tema del giorno, l’urbanistica. Nel suo intervento, il candidato sindaco della coalizione, il consigliere comunale uscente Francesco Apperti, ha innanzitutto invitato il Commissario Straordinario ad accelerare l’iter di approvazione del preliminare di Piano Urbanistico, in quanto dopo lunghi anni di studi e progetti (la convenzione è del 2007!) e con il materiale raccolto a valle di una intensa e produttiva fase di partecipazione pubblica, ci sono tutti gli elementi per ratificare il documento e piazzare una pietra miliare nel complesso cammino che dovrà portare all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale definitivo. Quindi, Apperti ha espresso il suo ‘stop’ secco e deciso a qualsiasi nuovo progetto di edilizia residenziale su suoli liberi poiché con migliaia di vani sfitti, sarebbe un delitto sacrificare anche solo un centimetro quadrato di terreno per colare nuovo cemento. Va quindi messa una croce definitiva, in particolare, sui sette piani di ?housing sociale? ancora attivi sebbene in ‘stand by’, che tra centro e frazioni comporterebbero quasi 500mila metri cubi di nuovi volumi residenziali. Piuttosto, vanno incentivate in varie forme le iniziative di riqualificazione e recupero di volumetrie esistenti. Infine, la dichiarazione forse più ?pesante? della mattinata: secondo Speranza e l’Altra Europa, il valore di esproprio dell’area ex Macrico è largamente inferiore ai famosi quaranta milioni di euro di cui si continua a parlare. ‘Quella stima – ha spiegato Apperti – si basa sulla normativa sugli espropri per pubblica utilità con riferimento alle aree edificabili. La delibera di Consiglio Comunale 45/2014, però, ha sancito in maniera inequivocabile che il PUC dovrà considerare l’area a ?regime di assoluta inedificabilità?. Pertanto, il tutto va ricalcolato tenendo conto dei valori agricoli medi tabellati dalla Regione Campania, più un piccolo forfait per i pochi edifici ‘legittimi’ e comunque abbandonati e diroccati. Totale? Al massimo, un milione di euro. In ogni caso, il progetto del Parco dell’Aerospazio, di cui è stato recentemente illustrato lo studio di prefattibilità, continua a non piacerci, in quanto oltre ad essere totalmente fuori contesto rispetto alla storia dei luoghi, perpetra una visione privatistica della gestione degli spazi, ed il decantato ?parco verde? è in larga parte un tappetino di prato che nasconde ingenti volumetrie?. Il prossimo appuntamento per i cittadini interessati è per domenica prossima, quando dalle 20 al ristorante ?Il Cortile? di via Galilei 24 si terrà la festa ?A Caserta c’è Speranza?, con dibattiti, buffet di autofinanziamento e la splendida musica di ‘Wena Soul Quintet’