“E’ di recente attuazione la nuova misura regionale di aiuti per persone e famiglie meno abbienti, la “SIA” (Sostegno all’Inclusione Attiva). Una forma di supporto al reddito che, seppur importante perché potrà lenire situazioni di persone in difficoltà, presenta diversi punti poco condivisibili e non rappresenta la “panacea” dei mali e dei disagi provocati dalla piaga della povertà nella nostra regione”. E’ il pensiero di Speranza per Caserta che ha presentato una interrogazione al sindaco Marino. “Ciò detto, c’è un aspetto che in particolare non ha convinto il movimento Speranza per Caserta, ed è quello delle responsabilità nei controlli per accedere alla SIA. Nell’interrogazione a risposta scritta presentata nei giorni scorsi al Sindaco di Caserta, i consiglieri Naim, Apperti e Fabrocile chiedono se l’Amministrazione intende rafforzare la fase di verifica dei requisiti, attualmente svolta dall’INPS e dal Comune stesso, stringendo accordi di collaborazione con la Guardia di Finanza. Non si vuole, è bene precisarlo, sminuire il lavoro dell’INPS e del Comune, o giudicarlo preconcettualmente inidoneo: è però importante che, trattandosi di denaro pubblico da erogare in favore di chi si trova nelle condizioni più svantaggiate, che queste risorse arrivino davvero alle “giuste destinazioni”, senza lasciare a bocca asciutta chi ha realmente sete”.

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