La prima sezione del TAR Campania, con Sentenza dell’11 gennaio 2017, ha respinto il ricorso presentato dall’azienda Ricicla Molisana. La stessa aveva presentato domanda per realizzare un nuovo insediamento produttivo di autodemolizione in località Lo Uttaro, attività classificata come industria insalubre di prima classe. La Regione Campania aveva respinto la richiesta di rilascio dell’autorizzazione con decreto dirigenziale n. 6 del 27 marzo 2014. La decisione del TAR conferma quanto Speranza per Caserta sta tentando di spiegare da tempo. Se l’area è inserita nel Piano Regionale di Bonifica, ex Sito di Interesse Nazionale “Litorale Dominio Flegreo ed Agro Aversano”, nel quale la situazione ambientale appare particolarmente compromessa ed oggetto di caratterizzazione, perché il Sindaco Marino ha indicato Lo Uttaro? Si tratta semplicemente di “ignoranza”, nel senso di ignorare la questione, o sono altri i motivi che hanno spinto il primo cittadino a farlo? In attesa di risposte convincenti (e non della solita propaganda da Istituto Luce) ci preme sottolineare come il TAR abbia preso atto della volontà del Consiglio Comunale (manifestata in due delibere, la n. 31 e la n. 51 del 2013), citate peraltro anche nel decreto di diniego, che pone fine ad altre autorizzazioni similari. In quelle due occasioni, infatti, il Consiglio Comunale si espresse all’unanimità per vietare impianti di recupero e trattamento dei rifiuti di qualsiasi natura in tale area. E’ triste dover constatare che il Pd e Marino abbiano tentato di fare i furbi su un tema così importante e delicato.

Michele Miccolo

Coordinatore Speranza per Caserta

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