Cittadini protagonisti della gestione dei beni comuni: si può fare. A spiegarlo è Enrico Tresca, candidato sindaco di Caserta alle prossime primarie del Pd: “Il regolamento beni comuni ci mette ci mette a disposizione una serie di preziosi strumenti amministrativi, utile a favorire la partecipazione dei cittadini alla riqualificazione del patrimonio immobiliare”. Già in uso in diverse città d’Italia, tra cui Bologna, il regolamento dei beni comuni è stato pensato per favorire la collaborazione tra cittadini ed amministrazione in tema di recupero del patrimonio immobiliare ed immateriale collettivo: “E’ quello che serve alla nostra Caserta – ha spiegato Tresca – che ha bisogno di rovesciare il proprio rapporto con i casertani e renderli protagonisti della gestione dei beni comuni. Penso alle tante risorse oggi in abbandono a causa delle difficoltà economiche del Comune che, attraverso l’adozione di strumenti amministrativi come il patto di collaborazione o la co-gestione, potrebbero essere recuperate a costo zero per la collettività e con il solo impiego di quelle energie della città che devono considerarsi ricchezza condivisa. E’ un metodo innovativo che attraverso il coinvolgimento delle associazioni ma anche di privati cittadini, ci consentirebbe di recuperare risorse importanti per la nostra città come la biblioteca, i tanti impianti sportivi in disuso, Villetta Giaquinto o la stessa Flora, ma anche tante piazzette o semplici aiole, mettendo i casertani al centro del progetto di recupero. Un’innovazione del metodo amministrativo ma soprattutto – ha concluso Tresca – una rivoluzione culturale di cui Caserta ha bisogno per riappropriarsi di sè stessa e capovolgere un concetto di gestione della cosa comune troppe volte imposto dall’alto”.

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