Castello del Matese – “ Come abbiamo detto in campagna elettorale provvederemo ad interrare 30km di tralicci e linee elettriche grazie alla convenzione stipulata con l’Enel. Tra i pochi in sud d’Italia a migliorare , potenziare il servizio di fornitura elettrica, abbattendo in maniera significativa l’inquinamento elettromagnetico. E’ un impegno che stiamo realizzando”. Così il sindaco di Castello del Matese, Tonino Montone, commenta e sintetizza i lavori di interramento delle linee elettriche grazie ad un finanziamento del PSR in gran parte del territorio, specie in molte zone montane (applicato lo svincolo provvisorio dagli usi civici per gli interventi appaltati per un importo di 1.700.000 euro) . Ma ad infuriare , a tener banco sono, soprattutto, le polemiche per il cantiere, ancora aperto ma di cui non è stato collocato il cartello obbligatorio con le dovute informazioni (termine di chiusura a giugno) , lungo la mulattiera, l’antico sentiero a gradoni, pur in pendenze diverse, che collega la parte alta di Piedimonte Matese con Castello del Matese Matese, amministrazione beneficiaria dei fondi e del complesso programma di opere( rimozione dei pali e tralicci scavi, posa in opera di impianti, risistemazione, messa in funzione della nuova rete elettrica ) a “tralicci zero”. A sollevare il caso esponenti del Meet up “M 5 Stelle” di Piedimonte Matese e dell’Alto Casertano che parlano di “scempio ambientale e paesaggistico” e contestano le modalità di intervento chiedendo chiarimenti e spiegazioni ai vari organi competenti per fare luce sui lavori in corso . “Provvederemo al ripristino del sentiero così come dice il bando ed il contratto aggiudicato- afferma da parte sua- il sindaco Montone che evidenzia gli obiettività di utilità sociale dei lavori(prevista anche l’estensione della rete ad utenze sprovviste) . Le operazioni di scavo e di reinterro (non solo cavi ma anche cabine e ciò che serve alle esigenze logistiche fissate dall’Enel) , con il ricorso a mezzi meccanici , hanno interessato – scendendo verso il centro storico di Piedimonte – il tratto iniziale del sentiero-mulattiera a partire dalla rinnovata cappella del purgatorio(rinnovato con fondi Gal) fino alla prima cappellina : non è casuale perché tra questi due punti si trova il depuratore che servirà l’intero fabbisogno del paese, con l’eliminazione, o meglio dismissione, di quello a Campo di Chino. All’ingresso dell’impianto parte la diramazione, interrata, della rete elettrica che attraversa il tratto fino a fermarsi davanti all’edificio religioso. Ai lati del sentiero (anche, in maniera disordinata, in diversi punti dei terreni privati confinanti) sono stati depositati i massi di pietra, rimossi per consentire le operazioni da parte dell’impresa, per il loro ripristino come è fissato nel capitolato speciale d’appalto. I lavori,con i pareri dei vai enti coinvolti, riguardano sia la realizzazione di elettrodotti rurali ex novo a servizio delle aree agricole in località “Valle Marianella” Tassitello, Grassete ed il potenziamento, sostituzione e/o manutenzione straordinaria per il rinnovamento dei materiali e delle tecnologie degli elettrodotti esistenti aree agricole comunali di montagna”. Tra le condizioni fondamentali quella di essere al servizio di almeno 4 imprese agricole e/o forestali in media per 10 km di elettrodotto.
Michele Martuscelli
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