Pina Picierno attacca la Cgil. Nicola Caputo chiede che l’Ue adotti lo statuto europeo del lavoro. Entrambi sono europarlamentari e casertani. E tutte e due militano nel Pd e sono renziani. Ma la prima spara sciocchezze a raffica contro il maggiore sindacato italiano; il secondo si adopera per dotare l’Europa di uno statuto comune dei diritti del lavoro. Due facce dello stesso partito. Due approcci diametralmente opposti di affrontare uno dei temi cruciali dell’agenda politica nazionale e internazionale. I soliti malpensanti (chi pensa male, vive male, direbbe Nanni Moretti) diranno che noi di Campania Notizie “tifiamo” per Caputo e siamo sempre ostili nei confronti della Picierno. In questo caso è vero. Verissimo. Ma non è colpa nostra se la deputata continua a farsi male da sola, ledendo l’immagine dei Dem. Tra chi si scaglia frontalmente contro il sindacato, con accuse peraltro campate in aria, e chi invece cerca di fare qualcosa per ridare dignità al lavoro (difficilmente ci riuscirà), noi stiamo e staremo sempre con il secondo. Picierno straparla contro la Camusso. Caputo presenta una proposta di risoluzione al Parlamento europeo sulla costituzione dello Statuto Europeo dei Lavoratori. Una bella differenza, non vi pare?. “I diritti dei lavoratori – dice il deputato europeo – devono essere condivisi da tutti gli Stati membri dell’Unione europea. E’ arrivato il momento di garantire la omogeneità dei diritti e delle tutele fra tutti i lavoratori dell’Unione Europa e contrastare l’odioso fenomeno del dumping sociale. Inoltre – continua Caputo – vanno combattuti fenomeni odiosi come il dumping sociale ovvero la delocalizzazione delle attività produttive in aree, collocate anche in Paesi membri, dove si possono beneficiare di disposizioni meno restrittive in materia di lavoro o in cui il costo del lavoro è inferiore” .  Ecco la proposta di Caputo: “Ho presentato una proposta di risoluzione al Parlamento europeo per chiedere che l’Unione Europea adotti uno Statuto comunitario dei diritti fondamentali dei lavoratori. Uno statuto al passo con i tempi e che sappia finalmente, garantire la omogeneità dei diritti e delle tutele fra tutti i lavoratori d’ Europa”. Certo, la proposta di Caputo difficilmente passerà. O comunque non sarà semplice garantire, sul medio termine, uguali diritti a tutti i lavoratori dell’Ue. Però almeno l’europarlamentare casertano ci ha provato. La Picierno invece continua a collezionare figuracce mediatiche. E anche in Europa è ormai diventata famosa (famigerata?) solo per le sue gaffe. In questo caso noi “tifiamo” per Caputo. Voi con chi state?

Mario De Michele

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