Si resta basiti di fronte a certe affermazioni, per una forma di incredulità che nasce dal fatto che un gruppo politico possa non comprendere quanto scritto in maniera chiara in un documento. Cio’ può dipendere anche dalla volontà di travisare per fini di bassa speculazione politica. Avere una responsabilità di governo della città impone, per dovere nei confronti dei cittadini, di agire in un determinato modo. Venendo al merito dell’ennesima polemica senza costrutto, il Movimento 5 Stelle accusa il sindaco Enzo Guida di aver smentito “se stesso” negando la volontà espressa di elaborare un progetto condiviso con la città sul tema del futuro dell’area Campo del Parroco. Di quale atto abnorme si sarebbe macchiato il primo cittadino, al punto da essere accusato di incoerenza (da che pulpito viene la predica)? Avrebbe scritto ai consiglieri di maggioranza ed alle forze politiche che compongono “Primavera Cesana”, affinché si avvii una discussione per elaborare proposte ed idee circa il futuro dell’area. Ciò con l’obiettivo dichiarato di giungere ad un progetto definitivo, “che sia frutto di una ampia discussione e di una condivisione allargata”. “Riteniamo – aveva scritto il sindaco Guida – che il futuro dell’area e la sua destinazione debbano essere oggetto di un grande dibattito, che coinvolga vari livelli di partecipazione ed includa anche gli studenti delle scuole”. Altro aspetto importante è che il sindaco chiede di avere delle proposte, da sottoporre, “il prossimo mese di settembre, all’attenzione delle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, delle associazioni, delle scuole, per coinvolgere la città nella sua interezza”. Più chiaro di cosi non si può. Dunque dove sta la contraddizione? Dove sta l’esclusione? Si è negata la partecipazione? Anzi tutto il contrario. E’ evidente che, in questo momento storico, chi amministra ha il compito di elaborare proposte, che non saranno quelle definitive. Il sindaco ha offerto un input, perché nella politica, quella seria, quella concreta si agisce così. Nella politica fatta sui blog, quella virtuale, la politica delle foto per apparire sui social temiamo che non sia cosi!
Il circolo Pd di Cesa