CASERTA – “Il previsto riordino della Sanità Militare e il drastico ridimensionamento dei Dipartimenti Militari di Medicina Legale colpiscono quello che, da decenni e da sempre, è per noi e per tutti cittadini della provincia di Caserta semplicemente l’Ospedale Militare. Non esitiamo a considerare questo fatto una sciagura, che si aggiunge alle altre che questo Governo, con il proposito di non voler subire le pressioni della politica ma con il risultato reale e concreto di distanziare la sua azione dai bisogni e dalle esigenze dei territori, sta mettendo in atto ai danni specialmente del Mezzogiorno e di tutto il territorio della provincia di Caserta”.

Lo dichiarano congiuntamente i sindaci di Caserta e Casagiove, Pio Del Gaudio e Elpidio Russo.

“Interveniamo all’’unisono – aggiungono i primi cittadini – perché riteniamo di poter essere interpreti, quali sindaci dei Comuni che da sempre condividono i confini e l’importanza di questa struttura, dei tanti cittadini e militari che sono gli utenti più immediati del DMML di Caserta. L’’Ospedale Militare, come già rappresentato per primo ed efficamente dall’onorevole Americo Porfidia in una interrogazione il cui spirito condiviamo totalmente, è da decenni il naturale e più immediato riferimento per la vasta utenza militare interforze che da sempre caratterizza Caserta ed è anche unico ente sanitario militare della Campania e punto di riferimento della medicina legale nella nostra regione, oltre ad essere secondo solo a quello di Roma per il servizio di bacino vasto che assolve nei confronti di almeno quattro regioni del Sud. La sua chiusura, infine, metterebbe la parola fine a tutte le sinergie per le quali enti locali e aziende sanitarie  stanno lavorando, per perfezionare convenzioni utili allo svolgimento di esami negli ambulatori del DMML di Caserta, con la perdita di tutti i possibili introiti economici a favore della Difesa”.

“Facciamo appello – concludono i due sindaci – a tutti i parlamentari del nostro territorio, affinché l’annunciata chiusura del DMML di Caserta non diventi una concreta realtà. Chiamiamo tutti gli attori del territorio e tutte le realtà interessate a questa vicenda ad unire le loro voci alle nostre”.

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