Il presidente del Gruppo parlamentare Per l’Italia al Senato, il senatore Lucio Romano ha presentato un’interrogazione indirizzata al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sulla soppressione dell’ufficio sanitario dell’Inps di Aversa e il suo accorpamento alla sede provinciale di Caserta.
“La sede Inps di Aversa” – scrive il parlamentare aversano – “con i suoi circa 60 dipendenti, vanta un ottimo andamento annuo per pratiche lavorate e prodotte, anche in rapporto ai lavoratori dedicati, che la rende un’agenzia dal bilancio produttivo superiore finanche a sedi provinciali. Ciò nonostante, negli ultimi anni la stessa sede ha avuto un declassamento continuo da agenzia subprovinciale ad agenzia complessa, con l’intento dichiarato di una riduzione dei costi, finora non certificata, anzi qualvolta aumentata”. Ora, prosegue il senatore, “nell’ambito di un progetto di riordino delle sedi locali, l’Inps ha provveduto alla soppressione dell’ufficio sanitario di Aversa, con conseguente accorpamento di tutte le attività medico-legali, svolte negli anni, alla sede provinciale dell’Inps di Caserta”. Di qui, denuncia Romano, “una serie di disagi per l’enorme massa di utenza, che prima si recava ad Aversa, proveniente dai 19 comuni dell’agro aversano, costretta, nonostante le difficoltà e le sofferenze legate al precario stato di salute, a recarsi presso gli uffici di Caserta, tra l’altro decentrati e difficilmente raggiungibili con mezzi pubblici, non solo per visite mediche ma anche semplicemente per chiedere un’informazione o presentare una documentazione sanitaria. E questo senza una valida ragione né di contenimento della spesa, né di ottimizzazione delle risorse umane”. Il senatore Romano, infine, chiede al ministro Poletti “come intende attivarsi affinché l’apertura della filiale di coordinamento dell’Inps prevista nei territori che ospitano i tribunali avvenga in tempi rapidi, ripristinando le attività professionali e sanitarie, e ponendo così fine alla incresciosa disfunzione che sta danneggiando i residenti dell’agro aversano”.