Sono volate parole grosse e si è sfiorata la rissa al termine dell’assemblea del circolo Pd di Caserta presieduta dal commissario provinciale Franco Mirabelli. L’incontro incentrato ovviamente sul caso primarie ha avuto come appendice notturna, essendo finito tardissimo, una furibonda lite tra Enrico Tresca, Vincenzo Letizia e Arturo Di Palo, dimostrazione plastica della spaccatura, che appare ormai insanabile, nella componente dei Giovani turchi. Di Palo e Letizia hanno inveito contro Tresca per il suo presunto atteggiamento ondivago sul ritiro della sua candidatura alle primarie, che in un primo momento dovevano essere di partito, ma che poi su proposta di Mirabelli si sono trasformate in primarie di coalizione. Secondo Di Palo e Letizia la candidatura di Tresca sarebbe di fatto improponibile dopo il suo ritiro dalla competizione, assieme a Enzo Battarra (che ha rinunciato definitivamente) e Andrea Boccagna (che non ha fatto ancora dietrofront), motivato dal rischio di inquinamento da parte del centrodestra, in particolare di quei settori che hanno sostenuto l’amministrazione Del Gaudio, che si sarebbero schierati con Carlo Marino. Se Tresca non è più candidabile chi dovrebbe correre secondo Letizia e Di Palo? Da quanto è emerso anche nel corso dell’assemblea sarebbe proprio quest’ultimo, presidente del circolo cittadino, a voler scendere in campo alle primarie. Da qui la divaricazione nel gruppo di Rifare l’Italia. E lo scontro verbale, quasi fisico, al termine della riunione di ieri sera, con attacchi al vetriolo e urla che hanno squarciato il silenzio della notte probabilmente svegliando di soprassalto i condomini dello stabile della sede del partito (la rissa è scoppiata sulle scale). Tresca, solitamente flemmatico, ha reagito con determinazione alle critiche di incoerenza politica che gli venivano mosse dai suoi (ex?) amici di corrente. E la discussione, dai toni sempre più accesi, si è protratta per diversi minuti. Nel corso dell’assemblea Mirabelli ha chiesto a tutte le componenti senso di responsabilità e si è fatto garante sulla composizione delle liste: “Ci sarà discontinuità rispetto alla passata amministrazione”. Il commissario provinciale dem si è spinto anche oltre: “Le liste saranno passate ai raggi x dieci giorni prima della presentazione”. Una rassicurazione che accoglie le istanze, in particolare dei Giovani turchi, che a partire dalla senatrice Rosaria Capacchione, hanno sempre chiesto una posizione chiara e intransigente rispetto alle alleanze e alle candidature alle comunali. Ma proprio quando sembrava che i problemi politici potessero essere superati è scoppiato il caos all’interno di Rifare l’Italia. Per il circolo Pd di Caserta le primarie continuano a essere una maledizione.
Mario De Michele