PIEDIMONTE MATESE – Costituite le commissioni consiliari consultive permanenti ma sulla decisione pesa la verifica procedurale chiesta in aula dai due gruppi di opposizione di Progetto Civico e Sinistra Matesina prima delle votazioni.

Si tratta di organi necessarie l’istruttoria dei provvedimenti da varare in assemblea. Tutto nasce dalla richiesta di chiarimenti al presidente del consiglio Benny Iannitti dal capogruppo Ranieri Vitagliano sul numero e competenze delle commissioni ai sensi del regolamento dell’assemblea .Ai sensi del testo è proprio l’assemblea a stabilire il numero delle commissioni (la proposta portata in aula è quella di tre al pari della scorsa consiliatura ) . Altro punto di divergenza interpretativa il numero che spettano a maggioranza e minoranza/e: “il regolamento parla di un componente per gruppo” leggeva l’esponente di Sinistra Matesina. Una interpretazione a cui si associava anche Progetto Civico, con un intervento del consigliere Luigi Di Lorenzo che a sua volta anche al nome del gruppo ha chiesto lumi al presidente .Iannitti il quale rimandava la decisione sulla proposta( 2 alla maggioranza ed uno alla minoranza) all’assemblea. Ad insistere Sul carattere proporzionale della composizione, criterio pur inserito nel regolamento è stato il capogruppo di Piedimonte Democratica, Fabrizio Pepe. Dopo minuti di ping pong dialettico si metteva ai voti la proposta della maggioranza che passava con l’astensione di Progetto Civico ed il voto contrario di Sinistra Matesina. Ecco le commissioni : prima commissione formata da Alfredo De Rosa e Ferando Catorcio per la maggioranza mentre la minoranza di Progetto Civico ha votato per Gerardo De Rosa: per la seconda commissione Antonio Ferrante e Pino Simonetti(PD) mentre la minoranza Domenico Santapadre. : per la terza commissione Simonetti e Ferrante per la maggioranza e Luigi Di Lorenza per la minoranza di PC. Su tutte e tre le votazioni scheda bianca di Sinistra Matesina che si è rivervata iniziative per la verifica della regolarità della decisione mentre ha votato no alla immediata eseguibilità del provvedimento.

 

Michele Martuscelli

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