AVERSA – La corazzata che ha vinto le elezioni amministrative sembra esser già diventata un’armata brancaleone. Il centrodestra aversano, infatti, non riesce a far a meno di litigare, soprattutto se in ballo ci sono delle nomine.
Nel primo vero consiglio comunale è emersa una netta spaccatura tra il Popolo delle Libertà e Noi Aversani. I due partiti sono arrivati alla conta in tutti e otto gli organismi votati e dati i numeri i consiglieri d’opposizione giocheranno un ruolo fondamentale per la scelta dei presidenti delle commissioni.
La seduta è stata caratterizzata da una crescente tensione con il gruppo del Popolo della Libertà che ha più volte contestato l’atteggiamento del sindaco Giuseppe Sagliocco, reo – a loro dire – di non cercare il confronto e di dialogare solo con la parte politica a lui più vicina, ossia Noi Aversani, Nuovo Psi e Udc. Sul banco degli imputati, per il gruppo guidato da Gianpaolo Dello Vicario, è finito anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Stabile che ha partecipato al voto anche in situazioni di equilibrio facendo venire meno, quindi, quel ruolo super partes che deve caratterizzare l’operato del presidente del consiglio comunale. Dello Vicario ha anche contestato a Stabile di aver ricevuto dei bigliettini su cui era indicato chi votare dal gruppo di Noi Aversani
L’assise, fin dalle prime battute, ha evidenziato la frizione esistente tra i due gruppi di maggioranza. In un primo momento, pochi istanti prima dell’appello iniziale. il gruppo del Pdl ha anche abbandonato l’aula per poi rientrarvi una volta accertata la presenza del numero legale.
Il malcontento è nato dopo che nell’interpartitico di ieri le varie forze politiche non hanno raggiunto l’intesa. La soluzione prospettata, per la quale si voleva assegnare 2 presidenze a Noi Aversani e Pdl e una alle altre forze politiche di maggioranza, non è piaciuta all’Udc. A raggiungere una sintesi non è servita nemmeno la sospensione chiesta da Rosario Capasso che ha fermato la seduta di consiglio per circa un’ora.
“Se il buon giorno si vede dal mattino – ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Marco Villano – il consiglio di oggi non rappresenta un buon segnale per la città. La maggioranza, o meglio le anime della maggioranza, hanno deciso di contarsi e in più commissioni si è giunti ad un ex aequo che io spero non si ripercuota sull’azione di questi fondamentali organismi”.
“E’ stata una seduta lunga ma bella – ha detto il Sindaco Sagliocco a margine dell’assise – nel corso della quale sono stati individuati in modo democratico i componenti di ogni commissione consiliare. Adesso a tutti i consiglieri auguro un buon lavoro, affinché possano svolgere all’interno delle commissioni un proficuo lavoro”.
Nel corso della seduta comunale, che ha visto anche la relazione del difensore civico Roberto Felicità, il gruppo consiliare dell’Udc ha reso noto di aver individuato il consigliere Orlando De Cristofaro quale capogruppo in consiglio Comunale.
Per la prima commissione consiliare, ovvero quella della Pubblica Istruzione, sono stati eletti: Domenico Palmieri, Nico Nobis, Stefano Di Grazia, Imma Lama e, per la minoranza, Salvatore Candida.
Nella seconda Commissione consiliare relativa alle Politiche Sociali sono stati eletti: Paolo Galluccio, Augusto Bisceglia, Gianfranco Perillo, Michele Galluccio e Gabriele Costanzo.
Sono componenti della terza commissione, ovvero quella relativa ai lavori pubblici, Imma Lama, Luciano Luciano, Paolo Santulli, Gianfranco Perillo e Marco Villano.
Per la quarta commissione, ovvero quella inerente il commercio e le attività produttive, sono stati eletti quali componenti: Raffaele Marino, Nico Nobis, Gianpaolo Dello Vicario, Salavatore Della Vecchia e Gabriele Costanzo.
La quinta commissione consiliare permanente, dedita all’urbanistica, è composta da Paolo Santulli, Augusto Bisceglia, Mario Tozzi, Michele Galluccio e Pasquale Morra.
Nella sesta commissione, relativa all’ambiente, sono risultati eletti: Luigi Vargas, Mario Tozzi, Rosario Capasso, Gino Della Valle e Marco Villano, mentre nell’ultima commissione, quella bilancio, sono stati eletti: Rosario Capasso, Imma Lama, Paolo Galluccio, Luigi Vargas e Salavatore Candida.
Per la commissione Controllo e garanzia, invece, sono stati eletti Rosario Capasso, Augusto Bisceglia, Gianpaolo Dello Vicario, Salvino Cella e Marco Villano.
E’ da segnalare, inoltre, che la votazione per la III e la VII commissione è stata ripetuta due volte in quanto in occasione della prima votazione c’è stato un ex aequo tra vari consiglieri. Una fattispecie non normata dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Un piccolo giallo che i capigruppo avevano deciso di risolvere premiando in caso di parità il consigliere comunale più giovane.
Angelo Golia