Salta, almeno per il momento, l’ipotesi di candidatura di Giuseppe Caianiello a sindaco di Aversa. Dopo aver dato la disponibilità a scendere in campo alla guida dello schieramento di centrosinistra, Lo stimato cardiochirurgo ha tirato il freno a mano. Eppure nell’ultimo incontro presso lo studio dell’urbanista Alberto Coppola i giochi sembravano quasi fatti. Oltre allo stesso Caianiello, al vertice hanno partecipato l’eurodeputato Pd Nicola Caputo, suo principale sponsor assieme al consigliere regionale Gennaro Oliviero, il senatore Lucio Romano e il consigliere regionale Stefano Graziano. Anche l’ex senatore Pasquale Giuliano (come sempre nell’ombra), di fronte allo sfaldamento di Forza Italia e più in generale del centrodestra, aveva dato il suo ok al nome del cardiochirurgo. Sottoposto a pressing forsennato (che dura da giorni), in particolare da parte di Caputo, che lo considera un candidato in grado di portare il centrosinistra alla vittoria, Caianiello, in un primo momento poco convinto di correre alle comunali di Aversa, ha ceduto alle lusinghe. E ha di fatto sciolto la riserva. Poi il dietrofront. Solo un’altra pausa di riflessione o un diniego definitivo? È più probabile la seconda ipotesi. Il cardiochirurgo sembra ormai aver abbandonato l’idea di scendere in campo. In caso di accordo la sua candidatura avrebbe cancellato le primarie del centrosinistra alle quali per ora parteciperanno Luigi Menditto (Udc) e Marco Villano (Pd). Quest’ultimo, che è in ottimi rapporti con Caianiello, sarebbe stato il primo a fare un passo indietro per dare campo libero al cardiochirurgo. Anche per questo si spiega la presenza alla riunione di Graziano. Il presidente regionale dem è il principale sostenitore di Villano, che a sua volta è un suo fedelissimo da anni. Graziano però non ha escluso a priori altre opzioni, in perfetta condivisione con Villano, per mantenere unito il fronte del centrosinistra. Peraltro anche per lui non sarebbe stato facile dire no ad una personalità del mondo delle professioni molto apprezzata in città come Caianiello. Ma per adesso il nome del cardiochirurgo non è più sul tavolo. E quindi la scelta del candidato sindaco del centrosinistra dovrebbe passare attraverso le primarie, salvo un ulteriore ripensamento di Caianiello. All’orizzonte non si intravedono altri nomi pescabili dalla società civile. Nell’arcipelago del centrodestra si rafforza la candidatura di Enrico De Cristofaro. Il presidente della Federazione degli architetti della Campania e leader degli architetti casertani ha incassato il via libera di molti ex consiglieri comunali della passata maggioranza, oltre che dell’ex primo cittadino Domenico Ciaramella. E gode del sostegno di molti ambienti che “contano” della società aversana. Ma, come dicevamo, il centrodestra è molto frammentato. L’ex vicepresidente della provincia e consigliere comunale uscente Gianpaolo Dello Vicario non ne vuole sapere a passare la mano anche stavolta. E già è al lavoro da tempo per partecipare alla competizione elettorale nelle vesti di aspirante sindaco. Alle prese con grandi manovre anche l’ex primo cittadino Giuseppe Sagliocco, che si sta sbracciando per mettere in piedi uno raggruppamento centrista possibile ago della bilancia in caso di ballottaggio. L’ex sindaco punta, che inizialmente era orientato a puntare su Francesca Marrandino (unica donna con chance di candidatura), sembra disponibile a sostenere l’ex assessore Mariano D’Amore (ex Pd) pronto a capeggiare un fronte moderato. Insomma, sulla griglia della politica aversana c’è ancora tanta carne (e molti altri aspiranti sindaci) a cuocere. Vedremo se sarà più fumo che arrosto.
Mario De Michele