Come nel calcio anche in politica spesso le partite si vincono in mezzo al campo. E mai come stavolta alle comunali di Marcianise il centro giocherà un ruolo di primo piano nella sfida elettorale. Gli schieramenti di centrosinistra e centrodestra sono frammentati e alle prese con lotte intestine e personalismi. Nel Pd il match tra Antonello Velardi, imposto dall’alto, e Dario Abbate, dirigente storico ma trattato come un intruso dal commissario provinciale Franco Mirabelli, ha creato una frattura insanabile. Il partito è di fatto già imploso. E quando scoccherà il giorno fatidico della presentazione delle liste la spaccatura sarà irrimediabile. Se Sparta piange, Atene non ride. Tutt’altro. Il centrodestra, uscito a pezzi dalla fine traumatica dell’amministrazione De Angelis, è in crisi profonda. In coma. I soliti noti, Mimì Zinzi in testa, stanno tessendo le consuete trame sotto banco e nelle segrete stanze (il lupo perde il pelo ma non il vizio) nella speranza di fare il colpaccio sfruttando la guerra tra bande in atto nel Pd, che inevitabilmente si riverbera sull’intero raggruppamento di centrosinistra. In un quadro politico così frammentato e confusionario l’area di centro potrebbe diventare un luogo di aggregazione, soprattutto per chi si vuole sottrarre alle logiche di potere per costruire un progetto serio e credibile per il rilancio della città. Per come stanno le cose uno schieramento dei moderati diventerebbe non solo ago della bilancia. Ma molto di più. Sarebbe un polo attrattivo e consistente in grado di giocarsi la partita elettorale fino in fondo. Servono le persone giuste al posto giusto. Perché le idee camminano sempre sulle gambe degli uomini. Massimo Golino ha sicuramente il profilo adatto per capitanare la squadra dei moderati. Come già anticipato da Campania Notizie, il leader della Balena bianca, diventata nel giro di poco tempo una realtà importante nel panorama politico provinciale, è pronto a scendere in campo. E sarebbe uno dei pochi in grado di incarnare un progetto politico-amministrativo ambizioso, ma non velleitario: mettere in piedi un raggruppamento centrista capace di aggregare gli scontenti, e sono tanti, del centrodestra e del centrosinistra. Golino sta già scaldano i motori. Non ha ancora pigiato sull’acceleratore perché non è abituato alle fughe in avanti. Vuole condividere con le forze moderate il percorso politico e programmatico per presentare agli elettori una proposta di vero cambiamento, per offrire un’alternativa a chi non ne può più di quei partiti e quelle persone che da oltre un ventennio hanno fatto il bello e il cattivo tempo anteponendo gli interessi di bottega a quelli della collettività. È una missione impossibile. L’avvocato Golino ci crede. Ha già mosso i primi passi. Il sentiero si traccia camminando.
Mario De Michele