CANCELLO ED ARNONE – Applausi scroscianti e il sostegno convinto ad un’azione politica che non si è esaurita con la campagna elettorale. C’era tantissima gente stamattina per la conferenza stampa di Raffaele Ambrosca e dei consiglieri d’opposizione Tania Eliseo e Clemente Manzo che ha sfidato il caldo pur di ascoltare le parole dell’avvocato e della sua squadra. Ne è valsa la pena, dal momento che durante l’incontro con i giornalisti, sono stati tantissimi gli spunti forniti.

Il primo argomento toccato è stato quello di piazza Municipio. «Siamo di fronte ad un’ordinanza illogica – ha esordito Clemente Manzo – contro la quale presenteremo ricorso al Tar». Duro l’affondo di Ambrosca. «Come si può sul piano politico negare la piazza ai cittadini – ha detto – siamo in un regime come quelli sudamericani. L’introduzione dei pass in Comune ne è un altro esempio. Abbiamo trasformato il Municipio in una sorta di caserma». Arriva a tal proposito puntuale la stoccata della consigliera Eliseo, delegata ai rapporti con il Comune. «Mi reco quotidianamente negli uffici per avere atti e documenti che vengono prodotti – ha spiegato – c’è però ostruzionismo costante da parte di alcuni dipendenti comunali che cercano, invano di ostacolare il nostro lavoro. Il problema è che, con questi comportamenti, viene negato ai normali cittadini il diritto di sapere». Sale in cattedra Ambrosca quando si parla dei parchimetri, housing sociale e del concorso. «Sui parcheggi c’è stata una procedura negoziata di oltre settecentomila euro che ci porta a spendere oltre ventiseimila euro al mese per ciascuna delle sei macchinette – ha spiegato Ambrosca – siamo di fronte ad una cifra straordinaria che non è alla portata del nostro comune. Nemmeno Caserta spende tanto… in compenso in campagna elettorale abbiamo visto fiorire strisce pedonali e segnaletica». Passando all’housing, Ambrosca ricostruisce la procedura che ha portato al finanziamento per la realizzazione degli immobili. «Esistono dei finanziamenti statali e regionali per l’edilizia a cui i Comuni possono aderire in base a determinati requisiti. Ebbene, noi questi requisiti non li abbiamo e, per questo, abbiamo pensato bene di sottoscrivere un protocollo d’intesa, ratificato in un consiglio comunale blitz un 7 agosto di domenica mattina, con il Comune di Portici, che non ha alcuna attinenza con noi, per avere i soldi per la delocalizzazione delle famiglie che abitano vicino al Vesuvio – ha detto Ambrosca – ci siamo impegnati a cedere dieci appartamenti a dieci famiglie di Portici non precisate pur di consentire la realizzazione dei settantadue alloggi. Ora, per ottenere il trasferimento di dieci famiglie, ci sarebbe bisogno di una graduatoria, di una richiesta di esodo, di un elenco. Il Comune di Portici non ha fatto nulla di tutto questo. Ammesso che tutto ciò non fosse sufficiente per fermare la procedura, ora a Cancello Arnone abbiamo scoperto di avere una cooperativa  in di sborsare circa nove milioni di euro. Sarà veramente così? E chi comprerà questi alloggi? Chi deve fare l’affare?». Altrettanta dovizia di particolari Ambrosca la riserva per il discorso del concorso come dirigente tecnico contabile bandito in Comune. «Si tratta di un concorso inutile che deve essere annullato. I revisori dei conti hanno dato parere negativo per questa prova – ha spiegato Ambrosca – inoltre esiste in organico una persona che ha i titoli per svolgere questa funzione. Lo dicono loro con una delibera del 2013 con la quale riconoscono a questa figura dei compensi per aver svolto tale mansione con punteggi altissimi conferiti dal nucleo di valutazione». Ambrosca, comunque, mantiene fede alla promessa e “rivela” il vincitore in anticipo. «Non si tratta di poteri divinatori – ha detto – ma di una cosa che in paese sanno tutti. Il concorso sarà vinto da un parente di un medico che è sceso in campo non certo al nostro fianco. Attenzione. Nulla contro il ragazzo che è persona degnissima e altamente qualificate, ma, come lui ce ne sono tante altre che devono essere messe nelle condizioni di poter vincere».

 

 

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