CASERTA – Condono e restituzione dell’Imu. Mai promesse furono più azzeccate per strappare il consenso degli elettori dell’agro aversano e di Terra di Lavoro. Due roccaforti del Popolo della Libertà che, seppur in netto calo per il fenomeno 5 Stelle, si conferma il primo partito.

Non sarà certo un caso se nei due comuni, dove più pressante è l’azione delle ruspe contro l’abusivismo edilizio, il Popolo della Libertà da solo supera il 50%. A Casapesenna (51,46%), San Cipriano (50,07%) e Villa Literno (48,82%) il record provinciale di consensi. Netta affermazione anche a Frignano (46,71%), Casal di Principe (45,66%), Teverola (44,92%), Casaluce (44,19%), San Marcellino (43,25%), Castel Volturno (45,33%).

A Casal di Principe, quindi, il Popolo della Libertà ha dimostrato di non dipendere dall’impegno elettorale di Nicola Cosentino che, dopo la mancata candidatura, si è defilato e non si è direttamente impegnato in questa campagna elettorale.

 

Il Pdl tiene anche nella città normanna. Ad Aversa, dove si temeva l’effetto Lucio Romano e la mancata candidatura di Giuliano gli azzurri si confermano primo partito con il 31,54% delle preferenze

 

In nessuno dei 20 comuni dell’agro aversano c’è stata partita tra Pd e berlusconiani:  Cesa (34,54%), Gricignano (39,96%), Lusciano (31,66%), Orta (31,84%), Sant’Arpino (30,25%), Succivo (32,80%), Trentola (29,55%).

Il Pdl vince anche a Parete (27,55%), Carinaro (33,64%) e Villa di Briano (44,92%). Tre comuni amministrati dal centrosinistra. Ma se a Parete e Carinaro Masi e Vitale hanno tenuto bene il confronto, non si può dire altrettanto per il caputiano Dionigi Magliulo che a pochi mesi dalla rielezione rimedia circa 30% dal Pdl.

Angelo Golia

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