“Tra Raffaele Vitale e Peppe Roseto c’è una profonda differenza, che qualcuno in malafede tende a non evidenziare: la candidatura di Vitale è espressione di un cambiamento reale e non praticato con spot; mentre il nome di Roseto è stato scelto dai soliti maggiorenti del partito”.
Non le manda a dire Pasquale Stellato. A pochi giorni dal congresso provinciale del Pd di Caserta, che si terrà il 10 novembre, il segretario provinciale dei Giovani Democratici, ai microfoni di Campania Notizie, marca la netta diversità tra i due candidati. “Non è una questione nominalistica: sia Vitale che Roseto sono due giovani che svolgono bene il loro ruolo istituzionale. Il tema politico è un altro: Vitale è stato scelto con un metodo veramente democratico. La sua candidatura proposta dai giovani – osserva Stellato – ha messo assieme gran parte del Pd, con il vecchio gruppo dirigente che ha deciso di fare un passo indietro aprendo una nuova stagione. Roseto invece è il paravento di uno sparuto gruppo di dirigenti che usa lo slogan “cambiare verso”, ma in realtà non vuole cambiare nulla”.
Il leader dei Gd pone l’accento anche su un’altra differenza di fondo tra i due schieramenti: “Bisogna finirla col considerare il partito come un autobus che si prende per raggiungere cariche istituzionali. Noi questo la abbiamo detto a chiare lettere, dall’altro lato invece ci sono posizioni che vanno nella direzione opposta”. Stuzzicato sulle critiche su presunte irregolarità sul tesseramento dei giovani, Stellato taglia corto: “Nessuno si è permesso di mettere in discussione la trasparenza del nostro tesseramento”.
Ma quanti iscritti ai Gd andranno al voto? All’inizio il segretario provinciale non si sbilancia, ma poi fa una previsione. Per ora non lo sveliamo…
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A PASQUALE STELLATO