“Al contrario di quello che dicono i sostenitori di Peppe Roseto, a me non piace parlare di quello che faccio. E’ possibile che qualcuno tra quelle fila e anche nel partito non mi conosca. Perciò facciamo così: chiedete a Pina Picierno chi sono e quello che faccio ogni santo giorno da quando sono iscritto al nostro partito. Vedete che qualcosa ve la sa dire anche lei”.
Non si è fatta attendere la replica di Raffaele Vitale, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Caserta, alle accuse al vetriolo di Francesco Piccirillo (leggi l’intervento), rappresentante di Peppe Roseto, anche lui in corsa per la leadership dei Democratici. Lo scorso aprile il sindaco di Parete si tolse la fascia tricolore e abbandonò la processione in onore della patrona del paese perché si fermò davanti la casa di un parente di un boss. Ricordando quell’episodio dice: “Ringrazio ancora la deputata casertana Pina Picierno che appena saputo dell’episodio mi ha chiamato per esprimermi solidarietà, impegnandosi a fare visita al più presto al primo cittadino e alla comunità di Parete”.
Il candidato alla segreteria del Pd riporta le parole della deputata: “Raffaele è l’esempio di un sindaco di provincia, come ce ne sono tanti – ha detto Picierno -, che ogni giorno si impegnano con coraggio nella lotta alla camorra, anche con gesti simbolici e di grande significato, come è successo a Parete. E’ di questi giovani amministratori che ha bisogno il Mezzogiorno, per questo sto con Raffaele e con i tanti che come lui, ogni giorno, combattono una guerra silenziosa ma fondamentale per il Sud e per il Paese”.
Vitale rintuzza le critiche del rappresentante di Roseto usando l’arma dell’ironia: “Francesco Piccirillo, non chiedere a me chi sono: o leggi un po’ di più quello che succede nella tua terra o chiedi alla parlamentare che è con te in squadra in questa bella competizione per il Congresso. Ahhh, salutamela e ringraziala ancora per le sue belle parole di sostegno e solidarietà Gli attacchi personali screditano soprattutto chi li fa. Provo imbarazzo – sbotta il sindaco di Parete – per le dichiarazioni del rappresentante di Peppe Roseto. Mentre io difendo il SUO candidato tacciato di essere un pupazzo nelle mani di ex Udeur, ex Ccd, ex di ex di ex, questo mi attacca. Non capisco a che gioco stiano giocando. Ma stiamo parlando dello stesso partito o di nemici? Avete perso la bussola. Ci vediamo nei circoli cari amici o nelle sezioni o al Municipio dove continua la mia opera fatta di nulla ma nell’interesse SEMPRE del bene della mia gente di Parete, di Caserta, della provincia”.
Ad una settimana dal congresso provinciale il clima nel Pd resta rovente. E nei prossimi giorni la temperatura è destinata a salire.
Mario De Michele