CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Marco Villano, capogruppo Pd in consiglio comunale ad Aversa, sul congresso provinciale del Pd Caserta. “Riguardo il rivoluzionario progetto politico che come militante, prima che come consigliere comunale e dirigente del Pd, ho messo in campo insieme ad altri giovani amministratori dell’agro aversano ed ai giovani democratici, mi preme ristabilire la verità dei fatti, per evitare strumentali e ahimè, credo inutili, tentativi di mistificazioni della realtà! La candidatura di Raffaele Vitale è nata come una sfida di cambiamento e di rinnovamento vero, di cui il nostro partito ha bisogno, e che per noi rappresenta un punto dirimente.

Abbiamo messo in campo un paradigma nuovo, su cui abbiamo declinato nuovi metodi, nuove idee, una nuova speranza e prospettiva per il Pd di terra di lavoro. Un partito dilaniato da personalismi, da piccoli o grandi potentati che hanno utilizzato spesso e volentieri lo strumento partito come autobus verso cariche istituzionali! Su queste basi abbiamo chiesto a tutti di favorire il percorso, mettendo a servizio del progetto competenze ed esperienze, per noi straordinaria ed utile fonte di ricchezza. Abbiamo organizzato un incontro aperto a tutte le energie del nostro partito, renziani, cuperliani, pittelliani, civatiani etcetc, giorni prima della presentazione dei vari candidati, per coinvolgere tutto e dico tutto il partito su questo, tentando di costruire realmente l’unità su un progetto ineludibile di cambiamento. Ed e qui che politicamente abbiamo già vinto, aggregando forze sane e radicate su tutto il territorio. Questa è la verità, la straordinaria innovazione che abbiamo proposto. Dall’altro alto, fermo restando la validità e la qualità dell’amico Roseto, giovane amministratore impegnato sul territorio, abbiamo assistito ad una scelta imposta dal leader provinciale di quell’area e calata dall’alto, ed al ritiro del candidato De Lucia, scelto dalla base dei comitati Renzi; De Lucia,che a sua volta ha accettato un ticket segretario-presidente….se questo è il cambiamento che praticano, giudicate voi! Un ultima battuta all’onorevole Rughetti: i territori si rispettano, cosi come le regole del partito; infatti oltre la necessità di rispettare l’autonomia, intesa da noi come valore primario e fondante, ricordo che va rispettato anche il regolamento, secondo il quale non sono consentiti riferimenti ed apparentamenti tra i candidati territoriali e quelli nazionali.”

 

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